"Dalla raccolta GSK delle possibili reazioni avverse vengono escluse le segnalazioni delle reazioni tardive"
Riguardo al report GSK delle possibili reazioni avverse al vaccino combinato esavalente, per comprendere correttamente ed avere maggior autonomia di giudizio, vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che nel lavoro in oggetto l’azienda farmaceutica stessa ha arbitrariamente deciso modi e tempi di sorveglianza delle reazioni avverse post vaccinali.
Lo stesso numero totale di vaccinazioni eseguito, utilizzato per calcolare l’incidenza delle reazioni, è frutto di un calcolo presunto, basato sul numero di vaccini venduti, vaccini che possono anche non essere stati utilizzati.
Oltre a ciò :
1. il periodo di osservazione è limitato a 31 giorni dopo la somministrazione del vaccino;
2. vengono prese in considerazione solo le segnalazioni fatte da personale sanitario non meglio identificato;
3. vengono presi in considerazioni alcuni sintomi e/o patologie suddivise per apparati o sistemi funzionali;
4. non è dato sapere quante e quali segnalazioni siano state escluse dal report perché non considerate adeguate .
Il ristretto intervallo di tempo della osservazione fa si che vengano prese in considerazione solo le reazioni immediate e precoci.
Le reazioni immediate ai farmaci sono quelle che si verificano entro i primi minuti dalla somministrazione del farmaco, scatenate da reazioni allergiche immediate o idiosincrasiche, si tratta di collasso, orticaria gigante, asma.
Nella mia esperienza sono assai rare nei piccoli lattanti verosimilmente perché il loro giovane sistema immunitario immaturo non è ancora in grado di scatenarle.
Le reazioni precoci ai vaccini avvengono in prima giornata, sono generali e locali, spesso febbre e infiammazione nella sede dell’iniezione.
Riguardo alla paralisi dello sguardo [Gaze paralysis] segnalata associata a febbre, faccio notare che nel bambino di età inferiore ai sei mesi non esistono le convulsioni febbrili ”semplici”, evento benigno, quindi le convulsioni post vaccinazione nel bambino di età inferiore ad un anno sono sempre segno di interessamento diretto del sistema nervoso centrale, specie se sono associate a paralisi dello sguardo. Infatti, non si dice quale sia stato lo sviluppo neurologico successivo di questi bambini.
Le encefaliti acute sono reazioni precoci, si manifestano con convulsioni ripetute, stato di male epilettico e coma.
Al report in questione sfuggono le reazioni tardive, quelle che si realizzano nello spazio di molte settimane causando encefalopatia con meccanismo immuno-allergo-tossico.
Nel caso in cui il meccanismo immunologico danneggi estesamente e profondamente il sistema nervoso si avrà distruzione del tessuto, quindi encefalopatia degenerativa con convulsioni e disturbo della coscienza, arresto della crescita, difficoltà della alimentazione, turbe del metabolismo e della crescita somatica e rischio di exitus.
Se vengono colpite profondamente le aree del sistema nervoso deputate al movimento, la ricaduta del danno è facilmente visibile: il bambino non muoverà correttamente una o più parti del corpo, non riuscirà a tirarsi in piedi, perderà l’equilibrio, se in grado di parlare potrà essere disartrico.
Nel caso in cui siano interessate aree più ampie ma meno delimitate anatomicamente, adibite alla integrazione neurosensoriale, la ricaduta interesserà le funzioni “superiori “ ed il comportamento, quindi i segni di danno saranno evidenti e manifesti tardivamente, mesi e anni dopo la somministrazione del vaccino che ha innescato il meccanismo dannoso.
E’ anche possibile che sia necessaria la ripetizione dei vaccini combinati per completare il danno riattivando ogni volta il meccanismo immuno-allergo-tossico che porta alla encefalopatia.
Con queste premesse, quindi, dalla raccolta GSK delle possibili reazioni avverse vengono escluse le segnalazioni delle reazioni tardive, ossia le encefalopatie a lungo silenti, quelle di più frequente riscontro negli ultimi anni, quelle che hanno rovinato il cervello dei nostri figli e la loro vita.