AMSTERDAM – L‘infarto si previene (anche) dormendo. Riposare almeno sette ore per notte riduce il rischio di patologie cardiovascolari del 22%, e quasi dimessa (-46%) la mortalità in caso di infarti e ictus. Se poi al sonno si uniscono alimentazione corretta, esercizio fisico, niente fumo e poco alcol infarti e ictus si riducono in generale del 65%, e quelli fatali addirittura dell’83%.
I dati arrivano da uno studio dell’Istituto Nazionale di Salute Pubblica e dell’Ambiente olandese pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology.
I ricercatori hanno seguito per diversi anni un campione di circa 15mila persone, uomini e donne, tutti senza problemi cardiovascolari all’inizio dello studio. Ne hanno monitorato le abitudini e gli stili di vita e rilevato che l’abitudine a dormire almeno sette ore per notte è legata ad una riduzione del rischio di infarti e ictus del 22% e a una riduzione del 43% dei casi fatali.