Il nuovo lavoro degli Infection Code, attivi dal 1999 e da sempre attratti dalle potenzialità del rumore e del suo utilizzo nell’ambito della sperimentazione sonora, si immerge in uno dei periodi più oscuri e controversi della storia nazionale – i cosiddetti anni di piombo – e ne traccia un ritratto in musica a base di psichedelia e noise, estremismo (post)metal e contaminazioni sonore. Accompagnato dall’artwork firmato da Marco Castagnetto, La Dittatura Del Rumore si presenta come l’album più ambizioso realizzato dalla band, non solo per i temi trattati, ma per l’impianto stesso delle composizioni: gli Infection Code accostano pulsioni industrial e umori apocalittici, pesanti manipolazioni e riffing di matrice metal, il tutto al servizio di un racconto vivido e feroce, mai didascalico nel proprio fare i conti con la storia. Particolarmente interessante anche la decisione di ricollegare il periodo trattato alle gesta di Sacco e Vanzetti, grazie ad un campione preso dal film omonimo del 1971 e interpretato da Gian Maria Volonté, a collegare con un filo rosso momenti differenti eppure in qualche modo non separabili. Non mancano anche i richiami diretti in tema musicale, come l’apertura di “Vuotavertigine”, che sembra guardare direttamente alle colonne sonore dei nostri anni Settanta (e più di recente a quanto messo in atto da altri artisti interessati a quel determinato momento storico), seppure nel suo incedere il brano finisca poi per andare a toccare quasi certa dark-wave. Nell’insieme questo magma sonoro funziona a dovere e rende il viaggio un’esperienza tanto complessa quanto avvincente, proprio per l’apparente contrasto tra la passionalità del tema e la freddezza algida dei suoni, quasi chirurgici nel dissezionare e nel riplasmare la materia su cui gli Infection Code vanno ad agire. Questo sguardo cinico ma nient’affatto distaccato, rabbioso più che disinteressato, finisce per donare un tocco morboso al tutto e rende La Dittatura Del Rumore un lavoro difficile da incastonare secondo gli usuali schemi di genere e specie, cosa a cui del resto gli infection Code ci hanno ormai abituato. Ciò che cambia è la maggiore messa a fuoco, la precisione nei tagli e la quasi totale assenza di slabbratura, quasi che la pelle mutante della formazione sia stata sostituita oggi da una corazza metallica. L’evoluzione della specie continua, proprio come la lotta.
Tracklist
01. Miasma
02.Lottacontinua
03. Vuotavertigine
04. Maledesistere
05. Profondopiomborosso
06. Ilsensodellacondanna
07. Omniasuntcommunia