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Infernapoli di Peppe Lanzetta

Creato il 14 settembre 2011 da Girasonia76
«TUTTO È COMINCIATO PERCHÉ, QUANDO È USCITO GOMORRA, ROBERTO SAVIANOMI HA MANDATO UNA COPIA DEL SUO LIBRO CON UNA DEDICA UN PO’ IMPEGNATIVA:A PEPPE LANZETTA CHE PER PRIMO HA MESSO VISO E MANI ALL’INFERNO”.MA COME SI FA A PARLARE DELL’INFERNO QUANDO POI CI VIVI DENTRO, LO MASTICHI,LO DIGERISCI, LO INGHIOTTI, LO RESPIRI?»
Infernapoli di Peppe Lanzetta
Trama:
Vincent Profumo è uno dei boss più feroci e potenti della camorra. 
È ricco, temuto e rispettato.
Appassionato di musica lirica e devoto a padre Pio, è circondato da quattro donne: la moglie e le figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella, così battezzate in omaggio a Maria Callas.
Tutto bene, sanguinariamente bene, finché Vincent non si ritrova alle prese con il Cinese e la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più… InferNapoli racconta l'epopea di un «malamente» cinico e passionale, un cattivo che sembra uscito da una pulp fiction in salsa napoletana.
Peppe Lanzetta irrompe nell'intimità del boss, nelle sue paure, nei suoi ragionamenti, nelle sue reazioni istintive, nel suo corpo appesantito. Di lui non ci nasconde nulla: né la ferocia e le debolezze, né la simpatia e la distorta umanità. Attraverso i sentimenti e le emozioni di Vincent, con la musica delle sue parole, con il ritmo di un film d'azione, InferNapoli ci fa sprofondare nel fango e nell'inferno del cuore nero d'Italia, con tutta la sua disperata vitalità. 

L'autore:
Infernapoli di Peppe LanzettaPeppe Lanzetta (Napoli, 1956) debutta sulla scena nel 1983 con Napoletano pentito. Autore e interprete di numerosi spettacoli teatrali, ha vinto con Malaluna il premio Olimpici del teatro 2004. Attore e autore anche per cinema e televisione, ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca, Abel Ferrara.
Ha pubblicato libri di racconti, ballate, romanzi, tra cui Figli di un Bronx minore,Incendiami la vita e Giugno Picasso (premio Domenico Rea 2006).

Recensione:
Sono stata attirata da questo libro dalle parole di Saviano stampate sulla fascetta (e mi sa che non sono stata l'unica a cadere nella piacevole trappola!): Per primo ha messo viso e mani all'inferno.
Sì, perché altrimenti credo che questo romanzo non sarebbe mai arrivato negli scaffali della mia libreria: non mi attirava l'immagine e mi rattristava, ahimé, il titolo, che ancora una volta sottolineava la sorte non certo fortunata della mia città.Eppure tutto ciò che non mi attirava, aveva anche l'effetto contrario: non mi piace leggere storie spiacevoli su Napoli e dintorni, ma allo stesso tempo sento il bisogno di esserne al corrente per non ritrovarmi un giorno a chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Perché chi vive in una realtà come Napoli impara ad amare il bello che c'è, e anche se è poco impara a difenderlo... e purtroppo impara troppo presto l'amarezza della rassegnazione nei confronti del bruttoMa non voglio qui soffermarmi sulla natura di Napoli e sulla radice dei suoi problemi.Peppe Lanzetta ci presenta la quotidianità di un camorrista. Con le sue scelte, i suoi rapporti, i suoi piaceri... Una sorta di "padrino" in piena regola, i cui atteggiamenti noi lettori non riusciremmo mai a condividere ma che presentati in quel modo, ci sembra quasi se non di accettarli quanto meno di comprenderli. Ha una moglie, delle figlie ancora giovani, una smodata passione per la musica lirica... e poi ha la sua organizzazione, tanto più spaventosa quanto più sembra essere normale e quotidiana. Vendette, offese, riparazioni... una catena del male che non si spezza mai, in qualsiasi direzione proceda. E che non si ferma solo sulla testa di Vincent Profumo, ma cade su nipoti, figlie, su una famiglia intera. E' un dramma quello che viene messo in scena, un dramma che se a tratti sembra voler mostrare uno spiraglio di speranza, ci si rende conto che in realtà quello spiraglio viene immediatamente spazzato via. Non c'è salvezza per il male, non c'è riscatto per chi calpesta tutto e tutti. Se la vita andasse così, se davvero al male di un camorrista non c'è perdono né rimedio, ci sarebbe da pensare che c'è giustizia nel mondo... una giustizia estrema, a volte.Avrei mille altre cose da dire, perché una storia del genere induce a riflettere, a interrogarsi, a porsi delle domande che vogliono disperatamente una risposta. Scusatemi se non riesco a dire di più: un libro del genere va letto.
Booktrailer:
Titolo: InfernapoliAutore: Peppe LanzettaEditore: Garzanti libri - Collana Narratori moderniPagine: 264Isbn9788811683957Prezzo: €16,60Valutazione: 3 stelline

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