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Infiniti più grandi in Scozia

Creato il 30 settembre 2014 da Unpontepercaledonia

Oggi è una giornata un po’ come tutte le altre. Mi sono alzata tardi, perchè ho fatto il turno di notte. Colazione, faccende di casa e ho guardato un film.

Poi ho deciso di uscire, mi sono messa solo un filo di trucco, in questi giorni sto usando solo il nero e il colore neutro della cipria. Non voglio colorarmi, mi sento già un inguazzo di colori dentro, come un quadro a tempera confuso dalle mani di un bambino, o come in quel film, con Robin Williams “Al di là dei Sogni”.

Sulle sponde del Clyde a Gourock

Io sulle sponde del Clyde a Gourock

Sono uscita dalla porta di casa ed ho solo attraversato la strada, per sedermi su di una delle tante panchine dedicate a qualcuno che non è più su questo mondo.

Questa recita:

Senior Aircraftsman – Paul Malcolm (Broon) – 1974-2002

Forever missed, never forgotten love from all your close friends.

Mi sono seduta in momoria di Paul a godermi l’aria fresca del Clyde, che con la marea alta delle 17,40 fa gorgogliare le sue acque tra gli scogli. il grigio fumo del cielo non promette nulla di buono, infatti qualche gocciolina qua e là mi sta bagnango lo schermo del portatile. Il cappuccio mi ripara e il silenzio è spinto dal soffio immobile dei miei pensieri vacui.

Il Clyde a Gourock

Il Clyde a Gourock

Qualche giorno fa sono uscita con due mie amiche I. e M. Che ci fanno una Portoghese, una Spagnola e un’Italiana al Braehead a Glasgow? Ma shopping ovviamente! Dopo un pomeriggio passato tra un negozio e l’altro, usciamo con un paio di sacchetti a testa.

E’ ora di cena e una spesa al risparmio al Sainsbury per un pic-nic improvvisato, ci ha portate fino a un parco, a nord ovest della misteriosa Glasgow. Un parco con un lago pieno di cigni enormi, il buio della sera ci nascondeva dagli sguardi indiscreti, le luci delle case attorno facevano brillare le leggere increspature dell’acqua del lago, una coperta quadrettata, improvvisata e buttata a terra, qualche goccia qua e là, se no, non sarebbe stata la Scozia. La Spagnola che nutriva i cigni, che sembrano più grandi di Lei.

Un mordi e fuggi tra parole, dove non c’è spazio per le mezze verità e per le bugie, ma solo per i sorrisi e i segreti, che nessuno mai svelerà.

Non esistono fotografie di quella giornata, nè di quella serata e così non sapremo mai se sarà stato un sogno, un’avventura, o puramente magica realtà oltre i confini della normalità d’ogni giorno.

Per me sarà solo un bel ricordo, che custodirò nel mio cuore. In particolare ricorderò quella sera, perchè ho scoperto che tutti abbiamo il nostro Infinito dentro. Esistono però individui che hanno Infiniti più grandi in Scozia.

E non solo… ma io le ho scovate anche qui…

E sono grata di aver avuto l’occasione di trovare certe persone e di aver potuto dare anche solo un fugace sguardo a quegli Infiniti, perchè non restassero soli e sconosciuti al mondo.

Nel frattempo qui sulle sponde del Clyde sta proprio piovendo e così mi affretto a mettere il mouse in tasca, prendo il portatile in braccio e alzando lo sguardo noto uno Scozzese, che con fare molto tranquillo da dentro al suo furgoncino, con la portiera aperta, mi sta osservando, mordendo una mela. Mi segue con lo sguardo mentre attraverso la strada. Forse si sarà chiesto chi era quella pazza con il cappuccio, che scriveva al portatile sotto la pioggia sulle sponde del Clyde a Gourock.


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