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Influenza: vaccini, vitamine, brodini e capelli bagnati. I dieci miti da sfatare

Da Ladyblitz @Lady_blitz
Influenza: vaccini, vitamine, brodini e capelli bagnati. I dieci miti da sfatare

ROMA –  Vaccini, vitamine, brodini e capelli bagnati: i miti da sfatare sull’influenza sono (almeno) dieci. Ed è bene farlo ora, proprio a febbraio, che è uno dei mesi in qui le malattie invernali come il raffreddore e la febbre colpiscono di più.

Il decalogo delle credenze sbagliate arriva dalla Loyola University, stilato dal professor Andrew Bonwit, esperto di malattie infettive.

  • I capelli bagnati: mai uscire senza averli asciugati prima. Il dottor Bonwit sottolinea che l’influenza è causata da un virus. Certo, uscire d’inverno con i capelli bagnati può aumentare il rischio di raffreddarsi, ma non per questo vuol dire che si può prendere l’influenza se non si è stati contagiati dal virus. Che colpisce indipendentemente dai capelli.
  • I vaccini influenzali abbassano la resistenza all’influenza. Secondo Bonwit anche questo pensier diffuso non è vero: “Il vaccino antinfluenzale è una forma inattiva del virus, per cui è impossibile sviluppare l’influenza dal vaccino antinfluenzale. Ci possono essere delle reazioni minori, di solito dolore muscolare nel luogo dell’iniezione”.
  • Senza vomito o diarrea non è un’influenza. L’influenza può venire anche senza questi due sintomi. Si tratta principalmente di una malattia respiratoria, quindi ci si può ammalare anche senza dare di stomaco.
  • Nutrire il raffreddore, affamare l’influenza. Una dieta equilibrata e una buona idratazione sono fondamentali per combattere l’influenza. Quando si è ammalati si perdono molti liquidi che vanno reintegrati. Con l’acqua, poi, si eliminano le tossine. Fondamentale introdurre anche alcuni elettroliti, come il sodio e il potassio.
  • Brodo di pollo contro il raffreddore. Bonwit liquida questa credenza diffusa: non ci sono prove sufficienti per poter dire che il brodo di pollo aiuti a combattere il raffreddore. Anche se, certo, male non fa.
  • I virus sopravvivono per ore sulle superfici. La durata della sopravvivenza dei virus dipende dal tipo di virus. Quello dell’influenza vive non più di 12 ore sulle superfici dure, come i ripiani e i mobili. Meno sulle superfici morbidi, come i panni e i tessuti. Non per questo bisogna dimenticarsi che lavarsi le mani è fondamentale.
  • La vitamina C velocizza la guarigione. Secondo Bonwit si tratta di un’altra credenza falsa. Il nostro corpo non più assorbire più di una certa quantità di vitamina C. Ma anche in questo caso, male non fa.
  • Lo zinco combatte il raffreddore. Riguardo allo zinco i risultati degli studi sono discordanti. I tamponi nasali allo zinco possono provocare gravi effetti collaterali. Le pastiglie per la gola, invece, possono aiutare a placare soprattutto il dolore al cavo orale. Ma non vanno somministrate ai bambini sotto i 5 anni.
  • Il sonno è fondamentale per i bambini con l’influenza. Dormire fa bene ai bambini, dice Bonwit, ma vanno tenuti sotto controllo. In particolare bisogna osservare il loro respiro quando sis vegliano: se risulta affannato potrebbe essere un segno di un problema più grave.
  • Dopo tre giorni il bambino non è più contagioso. Dipende dal virus. In generale, un bambino con l’influenza resta contagioso per una settimana.

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