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Informazione

Creato il 28 marzo 2011 da Francescofalconi

Non è una novità, certo, ma ultimamente sono un po’ sconcertato dal tipo di informazione che forniscono i media.

L’ultimo caso, divertente e allo stesso tempo inquietante, è quello della finta donna aquilana. Ora, due piccole cose, perché le parole si sprecano e neppure ho voglia.

A) è assurdo che un’emittente televisiva proponga delle storie false e recitate spacciandole per vere. E’ disonesto, è un reato. Così come tutti gli altri progettati a tavolino, Grande Fratello compreso, dove  anche se il programma è demenziale spinge i ragazzi a spendere soldi nel televoto. E spendono su storie che hanno un copione. Mi chiedo perché nessuno intervenga.

B) Finché i telespettatori si lobotomizzano il cervello con il Grande Fratello, pace, certo. Ma quando si porta in TV una donna che finge di essere dell’Aquila, osanna il miracolo berlusconiano… be’, il reato è più sottile. Perché strumentalizzato e politicizzato. E perché si scherza su una tragedia.

Poi. Come sapete leggo Repubblica, perché “mi pare” uno dei quotidiani più onesti. Fino a un certo punto, s’intende, perché anche qui spesso noto una vena politica chiara che rende l’informazione meno oggettiva. Quando leggo un’informazione, non mi interessa un commento personale. Voglio conoscere i fatti e basta, ce la faccio da solo a farmi un’idea dell’accaduto.

Poi. Ultimamente non si capisce più una cippa, ovunque si guardi o legga informazione. Certo, voluta, non sempre dagli stessi media. Non si capisce un tubo sulla guerra in Libia, chi fa cosa, cosa fa quello, cosa risponde quell’altro. Nato o non Nato, che vuole la Francia, che fanno gli altri. Confusione totale. Peggio ancora in Giappone. Reattore non reattore, radiazioni basse, no radiazioni alte.

Che bella informazione, non c’è che dire.


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