Alla Camera sono venuti alle mani, purtroppo non li hanno lasciati fare, i giornali sono pieni di articoli su Fini che attacca lady Bossi, la signora per i leghisti, della risposta di Bossi , dei leghisti all’assalto e tutto questo distoglie dal problema di fondo che, tanto per essere chiari, non è la baby pensione della Sig.ra Bossi a 39 anni.
Nella prima repubblica il serbatoio elettorale della maggioranza, lo zoccolo duro, erano i dipendenti statali, parastatali, poste servizi e così via.
Hanno sempre goduto di privilegi, inimmaginabili per gli altri, proprio perchè serbatoio elettorale della Dc e del Psi che facevano la parte del leone ma anche di qualche partito minore con il Psdi.
Dovete sapere, anche se non ve ne frega niente, che i dipendenti delle poste avevano dei diritti contrattuali particolari come quello che vado a spiegare.
C’è bisogno di un postino a Bolzano ed aprono un concorso a Bari, il postino che viene assunto deve andare a svolgere il suo lavoro a Bolzano, prende il treno o la macchina e va sul posto di lavoro.
Si cerca una camera in affitto, oppure un appartamento e per sei mesi consegna la sua posta.
Parlo al presente ma era il metodo in vigore allora, nella prima repubblica.
Dopo sei mesi di sofferenza a Bolzano, se era d’inverno, il postino in questione maturava il diritto di essere trasferito nella sede più vicina a casa sua, Bolzano rimaneva senza postino e Bari ne aveva il triplo del necessario.
Un ministro delle poste socialdemocratico di Bari , di cui non ricordo il nome, poco prime delle elezioni aprì un concorso delle poste per 800 posti, il Psdi ebbe un incremento, nella zona di Bari, di oltre il 35% dei voti e non ho ancora capito come mai.
Niente di nuovo sotto al sole, la lega ha sostituito i partiti della prima repubblica nel clientelismo e nel nepotismo solo che, i padani elettori del carroccio, sono convinti di fare la rivoluzione, il federalismo e la secessione.
Hanno solo cambiato la divisa, messo la camicia verde e mangiano nella stessa mangiatoia che ereditata dalla Dc.
La Sig. Ra Bossi aveva tutto il diritto di andare in pensione a 39 anni, può fare senso una cosa del genere ma era una legge sancita dallo Stato per favorire le clientele e garantirsi i voti.
Quindi non è assolutamente scandaloso, Fini ha detto una cosa scontata, che chi si interessa minimamente di politica sa da molto tempo, e tutta la polemica dei leghisti, la difesa d’ufficio del ministro più imbecille della nostra storia, la Gelmini, le minacce di Cicchitto contro il presidente della Camera, che ha detto semplicemente la verità, lasciano il tempo che trovano.
Stupisce, invece, che l’informazione di regime o quella che dovrebbe e dice di essere di opposizione, quella che si schiera come informazione indipendente non informi per niente sul vero problema che è il vero scandalo di tutta la questione, il clientelismo spudorato della lega ladrona.
Mentre la Gelmini eseguiva gli ordini di Tremonti, perchè lei è semplicemente la domestica del suo ministero, agli ordini di chi comanda, e tagliava i fondi alla scuola pubblica, licenziava insegnanti precari da 10, 15 anni in attesa di assunzione, buttava in mezzo alla strada bidelli e personale delle pulizie, finanziava non solo le scuole cattoliche per favorire i preti e tenersi il voto cattolico che pretende il diritto alla scuola privata pagata dallo Stato, da noi, ma addirittura la scuola Bosina con la modica cifra di 800.000 euro in due anni.
La scuola Bosina è la scuola privata fondata dalla Sig. Bossi, non so se ha una cappella, in tutti i sensi, all’interno della sua scuola ma non si capisce in base a che cosa e perchè abbia diritto al finanziamento dello Stato.
Per quale motivo si taglia la scuola pubblica e si cuce la scuola Bosina.
Questo è il vero scandalo ed i giornali, telegiornali, non devono raccontarci della rissa alla Camera, di Bossi che lo manda a quel paese, deve raccontarci come e perchè la sig. Bossi abbia ricevuto dallo Stato 800.000 euro di finanziamento a fondo perduto per la sua scuola privata.
Forse per lo stesso motivo per il quale suo marito ha imposto nelle liste elettorali della lega a Brescia il loro figliolo cretino facendolo elegger consigliere regionale della Lombardia a 16.000 euro al mese?
Clientelismo e nepotismo per il partito di quelli che ce l’hanno duro, il cervello, atrofizzato, quelli che sono nati e prosperati al grido di Roma ladrona. Vogliamo la secessione, l’indipendenza.
Ecco perchè il loro capo storico mostra il dito medio, tutti pensano che sia rivolto ai comunisti o ai giornalisti, no il dito medio è rivolto ai leghisti, agli elettori delle valli e dei monti del nord, se fanno la secessione, il federalismo, chi cazzo glieli dà 800.000 euro alla scuola privata della moglie ed i 16.000 euro al mese a quel rincoglionito del loro figliolo?