Sì sa, le notizie che fanno audience e scalpore sono quelle catastrofiche e piene di dettagli degni dei migliori film horror. Le altre, quelle utili, soprattutto per i viaggiatori, passano inosservate, o meglio, vengono messe in un cassetto: se lo apri le scopri, altrimenti no e sono affari tuoi. Io, per esempio, ho scoperto questa cosa per caso, durante un pomeriggio con una traveller per eccellenza e anche lei lo ha scoperto attraverso il passaparola.
“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima”, scrive Fulvio Ervas, e anche se forse non aveva in mente quello che ho in mente io, per questa volta pazienza. Per esempio si parte quando si prenota il volo, l’ostello o l’albergo, si parte quando si richiede il passaporto. Dal 24 giugno 2014 qualcosa che riguarda questo libricino tanto importante è cambiato e in pochi lo sanno.
Se prima il contributo amministrativo per il rilascio del passaporto era di 40,29€ (più il costo del libretto pari a 42,50€), ora è salito a 73,50€ (+42,50€). Il costo iniziale è certamente maggiore, ma il vantaggio a lungo termine lo è altrettanto: è stata infatti abolita la tassa di rinnovo annuale, che era pari a 40,29€. Insomma, se fate un solo viaggio al di fuori dell’Unione Europea in vita vostra, ci rimettete, se ne fate uno l’anno ci guadagnate e non poco. Alla scadenza dovrete comunque rinnovarlo (vi sarà dato un nuovo passaporto), ma capiterà ogni dieci anni.
Attenzione però, se il vostro passaporto è stato rilasciato dopo il 24 giugno 2014, dovrete pagare un’integrazione di 33,21€ attraverso il contrassegno telematico da consegnare all’Ufficio che rilascia il passaporto, a meno che non abbiate già pagato il nuovo importo.
Tutto sommato, non tutti i cambiamenti sono in peggio. Siete pronti a partire?
“Siete pronti a partire?”
[Tutte le informazioni sono state tratte dal sito della Polizia di Stato.]