Infuso malva
Sorseggiare piacevolmente ogni giorno un infuso alla malva, è un gesto salutare che sempre più accompagna le abitudini di coloro che desiderano coadiuvare la medicina chimica con quella popolare. Fin dall'antichità infatti questa pianta veniva utilizzata per combattere diversi tipi di infiammazioni e di irritazioni. Le sue proprietà lenitive e astringenti inoltre la rendono validissima anche nel campo della cosmesi. L'infuso di malva, raffreddato a temperatura ambiente, è infatti un potente toccasana per la pelle del viso e del corpo in generale, anche delle zone intime. Tamponato delicatamente con una spugnetta imbevuta in questo prezioso e naturale rimedio, il derma acquista un colore roseo e salubre facendo scomparire i rossori tipici procurati dell'eccessivo freddo e dell'eccessivo caldo.
Proprietà fitoterapiche, principi attivi e parti da usare
Questa meravigliosa e benefica pianta è composta da tre parti: radice, fiore e foglia. Tutti questi elementi sono raccolti ed essiccati, il primo in autunno e gli altri in estate, per essere utilizzati nelle varie preparazioni fitoterapiche per la cura di diversi disturbi, di non gravissima entità. L'infuso alla malva è oggi consigliato da moltissimi dottori come valido supporto alle terapie mediche, o come unica terapia nei casi lievi. Il suo impiego è apprezzato per la cura dell'apparato gastrointestinale. Grazie alle muccilaggini che fanno parte dei suoi principi attivi può infatti vantare proprietà emollienti che combattono la stipsi, proprietà lenitive che aiutano contro i bruciori di stomaco e proprietà digestive che consentono un normale flusso gastrico.
Cura per occhi, denti, apparato urinario e respiratorio
Quest'ottima bevanda deve essere assolutamente utilizzata come collirio. Nei casi di occhi stanchi, irritati o di congiuntivite è consigliato sciacquare accuratamente la zona con una spugnetta intrisa di tale infuso non zuccherato, ormai a temperature ambiente, donando sollievo e in alcuni casi diventando risolutivo per l'eliminazione del problema. Non di meno questo infuso di malva si rivela un valido collutorio. Le afte, gli ascessi e le infiammazioni alle gengive saranno sicuramente meno fastidiose se curate con sciacqui regolari, effettuati almeno tre volte al giorno. Berne una tazza al dì fluidifica il muco e combatte le raffreddature. I ginecologi ne consigliano frequenti lavande vaginali nei casi di cistite e candida.
Dosi consigliate ed eventuali effetti collaterali.
L'infuso di malva si prepara in modo facile e veloce, reperito il prodotto essiccato in erboristeria.Chi ha il pollice verde non sarà difficile raccogliere in estate fiori e foglie e lasciarle essiccare al sole.La dose consigliata è di un cucchiaino da caffè in una tazza, di solito una mug, di acqua bollente per circa dieci minuti.Al termine sarà necessario filtrare bene con un colino.Molti preferiscono inserire il prodotto essiccato direttamente in una pallina da tè lavabile.In commercio esistono diverse bustine già pronte. In questo caso non sarà possibile aumentare o diminuire la dose a piacimento.Non si riscontrano effetti collaterali nel suo utilizzo, neanche in gravidanza.Durante l'allattamento potrebbe dare cattivo sapore al latte materno.