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inGalera: a Bollate il primo ristorante all’interno di un carcere

Da Lilimadeleine
inGalera: a Bollate il primo ristorante all’interno di un carcere

Ha aperto i battenti inGalera, il primo ristorante aperto al pubblico all'interno di un carcere.

Anzi del carcere più stellato d'Italia.Ovvero la II Casa di Reclusione di Milano Bollate, un carcere modello da molti punti di vista perché punta fortemente a valorizzare l'aspetto rieducativo della pena: non a caso è quello con il più basso tasso di recidività d'Italia.

E infatti organizza moltissime iniziative, incluso il Mercatino di Natale con i prodotti artigianali realizzati dagli ospiti del carcere e la stagione teatrale all'interno del carcere, tutto ovviamente aperto al pubblico.

Da oggi è possibile anche pranzare o cenare all'interno del carcere: inGalera ( via Cristina di Belgioioso 120, Milano) infatti è un vero e proprio ristorante dove i detenuti sono regolarmente assunti e lavorano sotto la guida di uno chef professionista (Ivan Manzo...nomen omen!).

inGalera: a Bollate il primo ristorante all’interno di un carcere

E' un progetto unico in Italia, voluto dalla cooperativa sociale ABC La sapienza in tavola, che dal 2004 lavora all'interno del carcere per formare professionalmente e offrire lavoro ai detenuti.

inGalera è un ristorante a tutti gli effetti: aperto a pranzo e cena tutti i giorni (la prenotazione è obbligatoria), offre 52 posti a sedere e una vasta di scelta di piatti, garantisce la cura delle materia prime e un buon rapporto qualità prezzo.

inGalera: a Bollate il primo ristorante all’interno di un carcere

Soprattutto è " un'opportunità per chiunque di interfacciarsi con l'universo carcerario e di riflettere sul senso della pena", spiega il direttore della II Casa di Reclusione di Milano Bollate, Massimo Parisi.

A servirvi troverete nove persone in totale, cinque in cucina e quattro in sala: a esclusione dello chef e del maitre, sono tutti detenuti, mentre l'arredamento è stato realizzato in collaborazione con i grandi marchi del design italiano come Alessi, Artemide e Pedrali.

Che ne dite, ci andiamo?

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