La 40enne inglese, madre di tre figli, era coinvolta - in qualità di giurata- in un processo penale per droga a carico di diversi imputati, tra i quali la 34enne Jamie Sewart. Mentre il processo era alle battute finali, la Freill ha individuato su Internet l'imputata, le ha chiesto l'amicizia e ha cominciato a chattare con lei, parlando del processo, delle deliberazioni, ecc. Ha anche annunciato su Facebook alla Sewart che era stata giudicata innocente, quando ancora si stava decidendo relativamente ad altri imputati coinvolti nel processo - l'imputata, infatti, ha chiesto notizie -. Ora la ex giurata, imputata per oltraggio alla Corte, rischia due anni di carcere - la pena massima prevista per questo reato-.
A quanto sembra, è il primo caso del genere in Inghilterra e può diventare un precedente legale.
Il Lord Chief Justice, in occasione di un discorso tenuto nel 2010, aveva efficacemente avvertito che sarebbero finiti in carcere i giurati che avessero trovato su Internet informazioni sui casi che stavano cercando.
La vicenda è venuta alla luce dopo la segnalazione dell'avvocato difensore della Sewart, al quale quest'ultima ha rivelato di avere avuto contatti con la giurata.
La Freill, terrorizzata all'idea di finire in carcere, si è giustificata dicendo che aveva avuto una simpatia istintiva nei confronti dell'imputata. In ogni caso, qualora fosse giudicata colpevole, la pena potrebbe essere sospesa perchè ha un bambino di tre anni dal quale è già stata separata durante il processo.
Il processo nel quale erano coinvolte le due imputate è stato annullato e dovrà essere di nuovo celebrato; si stima che la spesa sarà di 7 milioni di Euro. Il video del quotidiano "La Repubblica" che parla di questa notizia:
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Roma, 15 giugno 2011 Avv. Daniela Conte
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