Scritto da: Pierpaolo Molinari 17 gennaio 2014 in Curiosità, Esteri, News Inserisci un commento
Leanda Probert, 31enne del Somerset, in Inghilterra, ha richiesto una visita specialistica presso la clinica NHS e quando ha aperto la busta contenente la conferma della sua prenotazione è rimasta inorridita.
La donna, che soffre di una grave condizione difibromialgia, quando ha letto che la sua password era “Charcoal Shadow”, tradotto letteralmente “Ombra carbone”, all’inizio ha pensato ad uno scherzo ma quando ha capito che non si trattava di una presa in giro si è sentita particolarmente offesa.
Leanda è una donna di colore per cui è risultato strano e bizzarro che il computer abbia generato una password del genere da destinare ad una paziente di colore: «Capisco che le password vengano generate in maniera casuale dal computer solo che ritengo che certe parole dovrebbero essere rimosse per evitare che diventino offensive nei riguardi di qualche individuo. Io sono una donna di colore e penso che quelle due parole, ombra e carbone, accoppiate, siano davvero troppo».
Quel che Leanda sostiene è che sì, il database ha generato la password, ma qualcuno deve aver stampato il foglio, piegato ed imbustato e ritiene impossibile che nessuno, in tutto questo processo, si sia accorto della password.
«Credo che non ci sia stata premeditazione né malizia ma sono convinta che la clinica debba cambiare le procedure di assegnazione password, evitando alcune parole» continua Leanda «questa password è offensiva e nonostante abbia presentato un reclamo, non ho ancora ricevuto le scuse da parte dell’istituto».
Gli utenti della rete, dove la notizia è subito rimbalzata, si sono schierati dalla parte della tecnologia perché in tutto il vocabolario di una lingua, inglese in questo caso, le combinazioni e associazioni di parole che possano sembrare offensive sono molteplici e poi se la stessa password fosse capitata ad un qualsiasi altro paziente bianco, la notizia non avrebbe avuto tutto questo richiamo. Avrebbe avuto sicuramente più significato se Leanda avesse voluto portare alla ribalta la sua condizione fisica, diffondere le notizie sulla malattia diagnosticata piuttosto che fermarsi a quelle due parole.
Qualcuno nel commentare la notizia ha usato una citazione del comico inglese Ricky Gervais «Solo perché ti sei sentito offeso, non significa che tu abbia ragione» che calza a pennello.
Via | Daily Mail
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