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Ingiusta causa

Creato il 23 marzo 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Proprio nei giorni in cui infiamma il dibattito sull’articolo 18, il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha anticipato tutti e ha deciso di licenziare il proprio allenatore per giusta causa.

Una notizia uscita due giorni fa su L’Unione Sarda e che ha creato scalpore. Ma andiamo con ordine. Lo scorso novembre Cellino chiama sulla panchina del Cagliari Davide Ballardini, per sostituire l’esonerato (badate bene: esonerato, non licenziato) Massimo Ficcadenti, richiamato a sua volta dal presidente sardo la scorsa settimana. Dopo una lettera di richiamo inviata a Ballardini lunedì 12 marzo (ovvero il giorno dopo esser stato esonerato) ha proceduto a notificare, con decorrenza venerdì 16 marzo, il licenziamento in tronco per giusta causa all’Ufficio Territoriale del Lavoro di Cagliari. Ballardini ora potrà opporsi al provvedimento, impugnandolo davanti al tribunale del lavoro di Cagliari. Sui motivi del licenziamento resta il mistero sulla ”giusta causa”. Il tecnico preferisce tacere e si chiude dietro un “non ho nulla da dire”. Cellino invece dice la sua: “Sinceramente non so nemmeno la procedura adottata con Ballardini, ma il licenziamento per giusta causa per me non è una novità: l’ho già fatto con Sonetti. Comunque – spiega il presidente rossoblù – a me di Ballardini non importa niente, si figuri se penso a lui ora: siamo praticamente senza stadio, in emergenza perenne”.

Apriti cielo. Se Ballardini tace, l’interpellato Nedo Sonetti parla, eccome. ”Ballardini ha subito quello che ho subito io a Cagliari. Cellino trovò una scusa per mandarmi via, per due anni salvai il Cagliari, la prima volta dalla Serie C e un’altra dalla Serie B e lui lo sa perfettamente ma lui fece una cosa scorretta”. Così l’allenatore toscano ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24. “Cellino non esonera perché così sarebbe costretto a pagare, perché se si va verso la giustizia sportiva ci rimetterebbe e lui invece vuol portare tutto sulla giustizia ordinaria”.

“Cellino non ha rispetto per nessuno, calpesta la dignità delle persone – riprende Sonetti – La giusta causa nel mio caso? Ne parla solo Cellino. Lui disse che mi trovò a pranzo in un club house dove ci allenavamo e mangiavo una spigola, fu quella la giusta causa. Questa è follia, anche perché io ci ho rimesso anche dei soldi”.


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