Cinematograficamente parlando lo stile di Ingmar Bergman si può definire come "un viaggio nell'anima più oscura"
Famosi i suoi personaggi contrastati da un'umanità tormentata .
Splendida la struttura reale ed irreale,cangiante e opaca dei paesaggi che fanno da teatro alle vicende.
Che si può dire inoltre dei contenuti intellettuali e morali dell'arte Svedese Bergmaniana?Chi intende rispondere a questa domanda deve guardarsi dal generalizzare.Ma la fede (la perdita della fede) e la nostalgia sono senza alcun dubbio due caratteristiche espressive particolarmente evidenti nel suo cinema.Un cineasta pieno di idee tenere e atroci al tempo stesso.Il suo è un percorso fatto d'incontri,dove le traiettorie,i viottoli,le strade e le piazzette sono investiti da muscoli di vita.
Le sue Muse :
Ingrid Thulin,Harriet Andersson,Liv Ullmann,Bibi Andersson.
Film da ricordare:
Il settimo sigillo (1957) premio speciale della giuria al festival di Cannes 1957
Il posto delle fragole (1957) Orso d'oro al festival di Berlino 1958
Luci d'inverno (1961)
Persona (1966)
Sussurri e grida (1972) Oscar miglior fotografia 1973-David miglior regista straniero e miglior attrici
"In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia: giro negli appartamenti nella penombra, passeggio per le vie silenziose di Uppsala, e mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l'enorme betulla a due tronchi, mi sposto con la velocità a secondi, e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà" Ingmar Bergman