Nei giorni scorsi si è scatenata una polemica sul web a causa di una discutibilissima campagna pubblicitaria di Mc Donald's. Bambini che dicono di no alla pizza? Per me, per noi, non è assolutamente così. Ho detto no al Mc Donald's, ma sì alla pizza! Ovviamente alla migliore, a quella di 50 kaló.
Vi spiego : la pizza ha origini antichissime, racchiude storie di uomini devoti alle farine, è una tradizione che si tramanda da secoli, emblema dell’italianità nel mondo. Ha qualcosa da raccontare, è al centro delle serate tra amici, partite guardate davanti alla TV il sabato sera e pause pranzo.
Al contrario, trovo che un Happy Meal racchiuda in sé solo il gioco del cartone animato del momento, tanta freddezza ed un insignificante cetriolino che rimane indigesto per 36 ore.
Così ho deciso di portarvi con me in una delle pizzerie migliori di Napoli, quella di Ciro Salvo, maestro pizzaiolo napoletano che insegna l'arte della pizza presso l'associazione "Verace Pizza Napoletana” e alla Città del gusto di Gambero Rosso. La pizza di Ciro rappresenta un pasto sublime da poter consumare ad ogni ora; è frutto di una ricerca minuziosa, di studio, di esperimenti. E’ leggerissima e il segreto è sicuramente nell'impasto: infatti vengono utilizzate farine a scarso contenuto proteico, poco lievito, tanta acqua e tantissimo tempo; la lievitazione è lenta e ciò consente alla pizza di essere davvero molto leggera.
Il segreto non è unicamente nell'impasto: gli ingredienti di primissima qualità (sono tutti presidio Slow Food, dall’olio d’oliva, ai pomodori, al fiordilatte) sono un altro punto a favore di 50 kaló e contribuiscono a rendere squisita ogni pizza voi scegliate, dalla semplice Margherita a quelle più ricche. Degne di nota sono la 50 kaló (scarole, capperi, olive di Gaeta, aglio e pomodorini del piennolo ), la pizza dell'alleanza, eletta pizza dell'anno 2013 (conciato romano, lardo, e cipollotto), capocollo e carciofi, la montanara ed i ripieni classici.