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Ingozzati, urla & insulta

Creato il 15 ottobre 2010 da Lollo
Ingozzati, urla & insulta
Se anche tu sei sbattuto su un letto, hai dei calzoncini di nylon di Garfield e stai vedendo con tanta disperazione "Il Mondo di Patty" allora hai trovato il tuo blog preferito e io un nuovo amico. Mi sono addirittura inventato una metafora per descrivere questo momento di assoluta pazzia mentale. Un giorno sono in lacrime e mi strappo i pochi capelli rimasti, un paio d'ore dopo mi guardo allo specchio, mi trovo osceno come le scarpe di Chiara Ferragni e decido che devo reagire.
Proprio come i bambini a cui insegno nuoto in piscina. Loro amano fare il "Delfinetto" ovvero andare sotto l'acqua a toccare con la pancia il fondo della piscina. Trattengono il respiro, si sforzano di non dover respirare per far vedere a me che riescono a toccare quelle lontane mattonelle azzurre, poi risalgono in superficie e con gli occhi di chi si sente grande mi guardano. Fanno un gran respirone sapendo che hanno la forza di rifarlo non appena si sentiranno pronti. Io sono così, ho trattenuto il respiro per tanti anni, ero innamorato, a volte felice a volte appesantito ma con una grande forza di volontà, volevo arrivare fino alla fine della vasca, superarla se fosse stato in qualche modo possibile.
Forse ho esagerato, ho pensato ad arrivare ma non a come potevo arrivare. Una volta toccato il fondo non potevo fare altro che risalire e respirare.
Ora è come se stessi sul bordo vasca, con il fiatone, mi infilo l'accappatoio e piano piano mi allontano da quella piscina. In futuro chissà avrò la forza e la voglia di rituffarmi.
L'altra sera era martedì. Il giorno del cinema per tutti quegli studenti che non vogliono spendere più di 4 euro per un film, e per quelli che come me si portano i pop corn da casa per risparmiare. Non me ne vergogno, anzi, lo trovo molto divertente il fatto di entrare in sala con una borsa che potrebbe essere usata come borsa-frigo per tutte le leccornie che ci ho cacciato dentro.
Abbiamo visto "Mangia prega ama". Una bellissima Julia Roberts si abbandona all'amore della vita, apre quel suo baule dove rinchiudeva il sogno di scoprire il mondo, si sveglia in preda all'ansia e ascoltando dentro di sè capisce di non poter stare accanto ad una persona come suo marito. Una persona che non le apparteneva, pesante come la zavorra, egocentrico come il cane spelacchiato di Paris Hilton.
Prende e parte, mangia e viaggia. Ama e viene amata in tre posti meravigliosi di questo sconfinato mondo terrestre. Da Roma a Bali, passando per l'India.
Ad un certo punto, nel cuore di una notte buia, ha l'ispirazione e scrive al suo ex marito una lunghissima email. Ragazze, comprate il dvd del film appena esce, copiate quanto ha scritto e stampate quelle parole. Se le terrete in un cassetto vi assicuro che prima o poi vi toccherà tirare fuori quei fogli e dedicarli a qualcuno che vi ha spezzato il cuore e che avete amato smisuratamente.
Ovviamente mangia come un esercito ma non ingrassa di mezzo etto, vive senza lavorare e trova a Bali l'amore della sua vita ricominciando a sorridere, a credere in questo sentimento che ti porterebbe a cercare di svuotare il mare con un secchiello.
Oh salve Regina che noia questa ripresa di noi stessi. Io non ho una lira manco bucata per prendere e girare il mondo per un anno, in compenso andrò a breve a Parma dove mi attende una nuova avventura universitaria, un corso di interior design per abbellire la mia stanza singola e numerose cene di confessioni con le mie coinquiline.
Non provate pena o compassione per me, risparmiatela per i nuovi concorrenti del Grande Fratello.
Vostro cinico, pantofolaio e grasso
Lollo

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