Qualche giorno fa questo celebre scatto di Alfred Eisenstaedt invadeva le bacheche dei social network, era morto l’ex marinaio protagonista della foto che fece epoca, immortalato a Times Square mentre stava baciando un’infermiera: gli pendeva avvinghiata alla vita tra le braccia.
Un bacio che ha fatto il giro del mondo, per poi diventare un’icona: il bacio, come simbolo della fine di una guerra e l’inizio di una nuova era.È sempre stato così, pensateci: quando baciamo qualcuno lo facciamo non solo perché presi da un attacco ormonale, ma dando anche un significato preciso a quel gesto.
Un bacio parla tutte le lingue del mondo, ha il potere di mettere a tacere e di far parlare, un bacio come sigillo alla fine di un contratto o fine di un rapporto.
Pensate a quanti condizionano da sempre la nostra storia.
Il bacio di Giuda, dopo averlo dato a Cristo, lo si dà a qualcuno prima di tradirlo; quello del famoso quadro di Hayez, nell’osservarlo ci ritroverete il simbolo più riuscito della sensualità;
Per non parlare degli altri, dei baci firmati Walt Disney: quelli dovremmo incolpare se le nostre aspettative sull’amore sono sempre state deluse, ma mai del tutto placate.
Il bacio come fine. Il bacio come inizio.
Pensateci prima di darne uno, da adesso in poi: il vostro potrebbe diventare il ricordo di qualcun altro.
Nel dubbio baciate, che male non fa.
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