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Inizia l'Estate Tolkeniana

Creato il 22 giugno 2013 da Loredana Gasparri
Inizia l'Estate Tolkeniana Non poteva mancare, tra le mie ossessioni furiose. Ci penso da quando ho aperto il blog, un anno fa. John Ronald Reuel Tolkien. E il suo Il Signore degli Anelli, naturalmente. Penso di aver già detto in un altro post come ho conosciuto prima il libro, sentendomelo raccontare da bambina da una supplente particolarmente in gamba e creativa, che aveva azzeccato un buon metodo per tenere a bada e soggiogati una schiera di bambini a lei sconosciuti, al di sotto dei dieci anni, senza ricorrere a minacce o a violenze. Quando riuscii a mettere le mani sul libro, qualche anno dopo, era estate e la scuola stava finendo. Lo lessi e lo rilessi. E anche l'estate dopo. E quella ancora dopo. Credo che fosse il mio rito personale per sancire l'inizio dell'estate, che durò almeno dieci anni o poco più. Forse fu l'Università a interrompere la tradizione, e tutte le altre esigenze che si sono presentate, distogliendomi dal mio librone, che era sempre lì ad aspettarmi. 

Quest'anno, complice Marzia e la sua richiesta di portare a termine la lettura de Il Signore degli Anelli, che non la convinceva troppo, da diversi anni, ho ripensato al mio rito personale e mi sono chiesta: perché non riprenderlo? Ed essendoci anche il blog, ho l'occasione per parlare di un autore che per me è stato importante, al punto da dedicargli una pagina tutta per lui. E con questo post, scritto a due voci con Marzia, dichiaro ufficialmente aperta l'Estate Tolkeniana. ^___^ La parola a Marzia...
Le manie di una lettrice furiosa
Tempo fa, nel post dedicato al Salone del Libro, dichiarai ufficialmente: la mia annosa controversia con Il Signore degli Anelli è risolutivamente conclusa; ho portato a casa il volume unico, un bel “tomone ciccio” di cui ho già notato una revisione nella traduzione. Il libro di Loredana è qua sul mio scaffale da qualche mese ormai. E non per la prima volta: io e Loredana scherzavamo sul fatto che il suo libro si sarebbe sentito a suo agio fra i miei, ormai conosce bene me ed i miei scaffali. Adesso è ora di restituirlo. Buffo: mi sento a disagio. Possibile? Siamo abituate a scambiarci i libri, perché stavolta provo questa sensazione strana? Di abbandono? Insomma, ho la mia copia dove il famoso “coniglio al ragù” di Sam, che turbava i miei sonni, è diventato uno stufato di coniglio! Sì, turbava i miei sonni: sono ferrarese da parte di padre, il ragù è nel nostro DNA assieme alla pasta all’uovo, le lasagne, i tortellini, i “cappellacci” (tortelloni di zucca), il salame all’aglio, la salama da sugo ed il panpepato di Natale… insomma, cosa c’entra il ragù col coniglio? Si usa la carne del coniglio per fare il ragù? O tanto per non farsi mancare nulla, gli Hobbit condiscono riccamente anche il coniglio, alla faccia del colesterolo? Per non parlare del burro che è nominato spesso, assieme alle grasse abitudini alimentari di Sam &C… O i misteriosi “Rifugi Oscuri” che nella mia copia diventano i “Porti Grigi”. Sto guardando il librone “vissuto” di Loredana. Ricordo che gliel’ho chiesto (ancora) in prestito per superare un momento difficile. Ero talmente “storta” che avevo bisogno di qualcosa che impegnasse ed assorbisse tutta la mia attenzione. Che mi distogliesse dai crampi e facesse dimenticare che le gambe cedevano più del solito. Ha assolto pienamente, tenendomi incollata al divano anche per leggerlo. Ecco perché ora provo una certa nostalgia proprio per quel libro. Quel volume – proprio “lui” – mi ha regalato molto. Mi piace anche il mio, con la sua copertina scura e sobria. Ma saluto con gratitudine un amico.
Sembro una maniaca?

Sono una lettrice furiosa! 

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