Ne scrissero poeti, letterati, cantanti.. tentarono di studiarlo gli scienziati, gli psicologi, i medici.. ma nessuno è arrivato mai a comprendere pienamente cosa sia l'amore.
Ci sono tanti tipi di amore.. puoi amare i tuoi genitori, i tuoi animali, il tuo compagno/a, puoi amare un amico o un'amica.
Tante forme diverse dicono, ma sempre di amore si tratta.
Ma esiste davvero l'Amore, quello con la A maiuscola, o è solo un idea che ci hanno insegnato e spinto a condividere?
Quando siamo bambini ci insegnano che l'amore è quando il principe salva la principessa, e si arriva tutti al felici e contenti.
Poi cresciamo, conosciamo persone, instauriamo delle relazioni, ci 'innamoriamo' della vita finché non arriva qualcosa che ci fa cambiare idea. Ci ripetiamo ' Basta, non voglio più tutto questo', ma alla fine.. stiamo certi che ci caschiamo di nuovo.
Il gesto della condivisione disinteressata di qualcosa di proprio con un altro, è solitamente inteso come un gesto d'amore. Perciò, ogni volta che io condivido qualcosa con qualcuno, compio amore verso quella persona.. di conseguenza, noi siamo una fonte di amore continuo, a meno che non siamo reclusi su una montagna isolati dal resto del mondo.
Ma tutto questo 'amore' non rischia così di esaurirsi, come le pile di una batteria?
Si può arrivare a "smettere di amare", per esaurimento o per desiderio personale?
Forse le grandi delusioni, le 'facciate' possono spingerci a non cercar più amore intorno a noi. Ma per quanto decidiamo di chiudere i battenti in faccia a questo sentimento, tutto ciò che ci circonda è amore, non possiamo ignorarlo, ne fuggirgli. Solo chi non lo vive almeno una volta nella vita può ignorarne la presenza.
Insomma, siamo tutti condannati ad amare, che lo vogliamo o no. E se siamo costretti a credere che l'amore esista, allora tanto vale iniziare a farselo piacere!
- Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
- Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
- Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai.
- Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento.
- Catullo.