Canicattini Bagni, Aula Consiliare.
Il Sindaco ha fatto un bel discorso, condivisibile, da sottoscrivere, una sorta di manifesto della crisi, in merito alle difficoltà nel gestire un momento così delicato per la nostra comunità, assumendosi le responsabilità del caso e facendosi portatore di soluzioni incondizionate ed insindacabili.
L’opposizione intendeva dare il suo contributo, ma, giusta delibera di maggioranza, non è consentito.
I cittadini, regolamento alla mano, non possono intervenire.
E allora, parole, parole, parole, ma fino a quando nove restano seduti e quattro alzano la mano, poi la messa è finita, andate in pace.
Questa è democrazia, legittimata da un voto popolare.
Proporzionale puro, nome e cognome scritti a matita sulla scheda, altro che nominati, altro che listini e listoni. Anche Machiavelli, per l’unicità e la funzionalità di questo sistema, avrebbe dovuto ricredersi al cospetto di cotanta perfezione, per la prima volta nella storia esiste una politica virtuosa al cospetto di cittadini indifferenti.
Nessuna ironia, nessuna opinione, solo una costatazione di fatti.
La città può applaudire, come applaude, il suo Sindaco e la sua amministrazione. Anche un folle non può che venerare.
Per tutto il resto c’è Mastercard…
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