Ma l’Italia è quella di Balotelli.
Anche qui, è festa. Un pullulare di bandiere tricolori, quasi “na facciata si e una no”. Addirittura dopo la vittoria sull’Inghilterra, è stata inscenata una sfilata, manco fosse una finale, con tanto di bandiere e clacson, in auto. Una notte colorata di tricolore e di vivacità ha popolato il nostro paese.
Ora, “a parte la parte scherzosa”, è bello vedere una città che vive e partecipa, anche se per qualcosa di apparentemente futile. Non condivido questo uniformarsi nel sostenere che il calcio è “l’oppio dei popoli”, rappresenta un modo come un altro per costruire identità.
Però, quanto è variegato questo mondo, quanto siamo diversi, gli uni dagli altri. Ed è proprio questa diversità che non solo ci rende unici, ma è anche una “scajolata”, senza saperlo è la nostra vera ricchezza.
Bene, c’è chi guarda le partite e lo dice, ci sono quelli che affermano di non guardarle però sono li appiccicati al televisore, e poi coloro che zitti zitti seguono la nazionale ed infine quelli, che sempre zitti zitti, non guardano partite di calcio.
Comunque, più si va in fondo, nel mondiale, più saranno quelli che guarderanno le partite e sempre in numero maggiore le bandiere “sventolanti” esposte. “Un paese sbandierato”, questo sarà gioco canicattinese di questi mondiali.
Attualmente sul podio c’è via Garibaldi
vedremo più avanti se qualche altra arteria (o arterioso) canicattinese salirà sul podio.
E poi c’è questa… ma qui è Forza Italia tutto l’anno.
Allora facciamo cosi, dopo la vittoria, con l’immancabile gol di Balotelli, sfilata fino alla sede centrale di Forza Italia, per il Consiglio Comunale, con l’obbiettivo di far diventare l’Aula Consiliare una sorta di autobus, strapieno in ogni ordine di posti, in modo da poter dire che i canicattinesi sono trattati come pecore…
Archiviato in:Input di Paolo Giardina
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