Questa storia delle multe stradali pagate in base al reddito è di una bruttezza rara. In Italia siamo tutti poveri, e lo diventiamo ancor di più nelle occasioni, esattamente allo stesso modo di indossare il vestito della domenica. Si sa, l’abito non fa il
monaco. La collaudata “furberia Italiana”, alla fine, di fronte al giudizio determinerà che solo i poveracci onesti pagano, perchè i poveracci disonesti non pagano comunque, e fanno i ricchi. Ma c’è di più, questa proposta mi sa di “legge razziale”. Infrangere una regola è uguale per tutti, non può passare in una norma che il “ricco”, avendone la facoltà, può trasgredire. Con i soldi si compra tutto, è pur vero, ma non possiamo scriverlo in una legge. Una legge non può curare lo stato di necessità, una strada così è senza uscita, un vicolo buio.
Allora, provocatoriamente, si potrebbe dire anziché fare nuove leggi, che tanto non rispetta nessuno, siccome c’è la crisi ufficializziamo l’anarchia, togliamo tutti gli stop e tutti i divieti di sosta, aboliamo le regole …
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