Input del 9 ottobre 2013 – Cammarata non c’è

Diego Cammarata, ex Sindaco invisibile di Palermo, dopo la decennale esperienza di Primo cittadino, qualche tempo fa fu nominato come esperto del Senato per la Spending review degli Enti locali, ma fu costretto a dimettersi, per “incompatibilità ambientale”, poichè l’unico Ente locale da lui gestito, era andato in dissesto finanziario. Adesso ci ha riprovato, infatti era stato nominato al comando dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia. Apriti cielo, la nomina è stata contestata – a ragione – da numerose Associazioni e da alcuni settori della magistratura, in quanto quest’ultimo è implicato in una vicenda giudiziaria; a quel punto, ha rinunciato alla nomina.
Se a commentare entrambe le notizie, in origine, cioè al momento delle nomine, fosse stato chiamato Guido Meda, quello di Italia 1, il telecronista di Valentino Rossi, avrebbe sciorinato il suo proverbiale: “Cammarata c’è”. Mentre per la protesta delle Associazioni e dei Magistrati ci sarebbe stato utile un Sandro Piccinini, ed il suo accademico “non va, Cammarata, non va”.
Ma Piccinini è il perfetto telecronista, non solo per la cronaca delle azioni di gioco, ma anche per il commento finale dell’intera partita della politica. Il politico infatti dopo diverse legislature, o dopo essere stato “trombato”, pretende “senza soluzione di continuità, la buona uscita e la liquidazione di fine rapporto”. A noi piacerebbe chiamarla “liquidazione del politico”, anche perchè questi partono con il nobiltà d’animo, le cosiddette “operazioni a costo zero”, e poi come Giovanna, lo stipendio diventa Maxxi.
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