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Inquinamento: Uno studio dimostra che l’Italia è il paese europeo più colpito

Creato il 01 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Uno studio condotto dalla Agenzia europea dell’ambiente ha reso noto che in Italia, causa inquinamento, si registra il maggior numero di morti premature rispetto a tutti gli altri paesi europei. Nel 2012 sono stati 84.400.

Nei giorni in cui va a scena la Cop21 a Parigi, blindatissima conferenza sul clima organizzata dalle Nazioni Uniti, l’opinione pubblica si sta concentrando sugli effetti e la la portata dell’inquinamento atmosferico nei paesi più a rischio. Dopo le immagini di una Pechino avvolta da una fitta nebbia di smog, oggi è il turno dell’Italia finire sotto la lente di ingrandimento e i dati in proposito non possono di certo far dormire sonni tranquilli. A lanciare l’allarme è l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che tramite un rapporto diffuso in questi giorni ha dimostrato come il nostro paese sia quello che registra il numero più alto in tutta l’Unione europea di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita. Solamente nel 2012 i morti sono stati 84.400, su un totale di 491mila in tutta la zona Ue.

Il nostro paese è la nazione europea più colpita da inquinamento. Lo dimostra uno studio della Aea. Photo Credit: Dean Hochman/ Foter.com/ CC BY

Il nostro paese è la nazione europea più colpita da inquinamento. Lo dimostra uno studio della Aea.
Photo Credit: Dean Hochman/ Foter.com/ CC BY

I responsabili di un inquinamento così preoccupante sono principalmente tre. Micro polveri sottili (Pm 2,5), biossido di azoto (NO2) e ozono. Questi sono i tre agenti più temibili e maggiormente diffusi nelle nostre città. In particolare, come sottolinea sempre lo studio Aea, sono le micro polveri sottili a rappresentare la minaccia da affrontare con maggiore urgenza, dal momento che l’impatto di queste polveri ha provocato circa 403mila morti in tutta la zona europea.

La città italiana più colpita, secondo uno studio condotto e pubblicato da Legambiente il 31 gennaio 2015, è Frosinone, che per quasi 110 giorni all’anno supera i limiti consentiti di polveri inquinanti presenti nell’aria, accompagnata su questo triste podio da Alessandria (86 giorni fuori dal limite) e da Benevento, Vicenza e Torino, a pari merito con 77 giorni vissuti da “fuorilegge”. L’area geografica più colpita è invece la zona della Pianura Padana, la quale per conformazione del territorio garantisce uno smaltimento troppo scarso degli agenti inquinanti. Sull’argomento si è espresso anche Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e che, sentito da Repubblica, ha sottolineato l’urgenza di un intervento immediato. “Questi dati- afferma Realacci- sono un motivo in più per spingere sui negoziati di Parigi. In Italia la situazione inquinamento è grave e, soprattutto in questo periodo dell’anno, si sa che quasi tutte le città italiane finiscono fuori dai limiti consentiti”

Daniele Giubileo

Tags:Aea,Ermete Realacci,inquinamento,Italia,morti

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