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Insalata di lenticchie con arame

Da Chicca66

Insalata di lenticchie con arame
Un insalata saporita gustosa e nutriente che mi è davvero piaciuta molto accompagnata da della polenta di mais tiepida. A suo tempo vi proposi un altra insalata di lenticchie QUESTA.
I credo che sia un vero peccato relegare le lenticchie principalmente alle minestre, sono ottime anche in insalata in tutte le stagioni. Le alghe arame ormai dovreste conoscerle e sapete che io uso alghe abitualmente, se non amate questo tipo di alga potete usare delle hijiziki o anche delle wakame, insomma quelle che preferite.

Ingredienti:
lenticchie (50 g secche)
1 cipollotto
1 cm di zenzero fresco
abbondantissimo prezzemolo
1 forchettata di alghe arame
olio d’oliva
tamari o salsa di soia (no sale)

Procedimento:
Lessate le lenticchie mettendole in acqua con sedano, carota, cipolla, e foglie d’alloro, cuocete facendo attenzione che le lenticchie non si disfino, non salate.
Mentre cuociono le lenticchie preparate anche le alghe arame, vanno lasciate in acqua per circa 10 minuti e poi cotte per 15 minuti. Le arame solitamente se ne consiglia il consumo  2 g 4 volte la settimana.
Una volta cotte  le lenticchie scolatele, mi raccomando non buttate il brodo di cottura ricco di tutti i nutrimenti rilasciati in cottura.
Mettetele in un contenitore o in un piatto le lenticchie, aggiunete le alghe il cipollotto tagliato a rondelle sottili, lo zenzero tritato sottile e il prezzemolo abbondante, ricordate che il prezzemolo è ricchissimo di vitamina C e aiuta a far assorbire il ferro.
Condite il tutto con del tamari, o salsa di soia, e olio.

Insalata di lenticchie con arame

Naturalmente se le consumate con un cereale sarà meglio che questo sia un pranzo.
Come molti di voi sapranno è sempre meglio consumare carboidrati a pranzo e riservare le proteine alla sera. Anche quando ero onnivora questa era la regola: pasta a mezzogiorno, carne la sera…Che tristezza che era, quanti alimenti nuovi ho scoperto in questi anni!
I carboidrati sono la benzina del nostro corpo senza dei quali non avremmo le energie necessarie per svolgere le attività quotidiane; mentre invece le proteine servono per ricostruire i tessuti ed assicurarsi  di bilanciare le proteine introdotte con quelle fisiologicamente distrutte e sono fondamentali per tutti i processi di riparazione tessutale. Diciamo che gli aminoacidi che formano una molecola proteica sono i nostri “pezzi di ricambio”.
In poche e semplici parole durante la notte il nostro corpo rallenta tutte le sue funzioni vitali ed è quindi innoportuno inserire benzina (carboidrati) in eccesso nel nostro organismo, sapendo che durante la notte non dovremo fare nessuno sforzo.
Se andate ad appesantire con troppi carboidrati avrete sicuramente sonni agitati e sopratutto quello che avrete ingerito in eccesso si trasformerà in grasso.
Se mangiate carboidrati cercate di mangiare carboidrati a basso indice glicemico, questo cosa significa: avremo più o meno fame a seconda che l’indice glicemico sia più o meno alto.
L’indice glicemico è una valutazione della qualità dei carboidrati  che assumiamo attraverso gli alimenti e, sono responsabili  dell’immediato o graduale aumento del livello ematico del glucosio o glicemia nel sangue.
I carboidrati che vengono metabolizzati velocemente e determinano un improvviso aumento della glicemia hanno un alto IG indice glicemico. 
I carboidrati che vengono metabolizzati lentamente e determinano un lento aumento della glicemia hanno un basso IG.
Che cosa significa tutto questo?
Le ricerche effettuate sull’indice glicemico hanno rivoluzionato totalmente il ruolo dei carboidrati nella dieta quotidiana, ed hanno permesso di controllare il peso e la glicemia semplicemente controllando l’assunzione dei carboidrati nella dieta alimentare. 
Ricordiamo che più è alto l’indice glicemico e più si va incontro a patologie quali il diabete mellito, l’ipertrigliceridemia, la sindrome metabolica, il sovrappeso localizzato all’addome. Un ulteriore ricerca sull’obesità ha riscontrato che il sovrappeso localizzato all’addome in special modo predispone a malattie cardiovascolari.
Quindi per avere meno fame bisogna seguire una dieta a basso regime di indice glicemico, preferendo alcuni cibi ad altri, in rete trovate varie tabelle che indicano tali valori.  
Gli alimenti a basso indice glicemico hanno due super vantaggi: 
-   hanno un maggior potere saziante, che permane per un lungo periodo, per cui non venite assaliti da morsi di fame;
 -   facilitano la metabolizzazione del grasso corporeo di riserva per produrre energia, risparmiando così prezioso tessuto muscolare!
 -   quindi sarà facile perdere peso consumando alimenti a basso indice glicemico, perché non soffrirete mai la fame e riuscirete finalmente a utilizzare le vostre riserve adipose a scopo energetico.
In questo momento mi viene in mente la famosa Nigella Lawson che alcuni vedono come una cuoca bravissima, da qualche parte ho lasciato dei commenti dicendo cosa penso di lei!
Mi è capitato spesso di vederla alla tv cucinare le sue maialate, già! Per me sono mailate e lei è sicuramente una gran maiala (in tutti i sensi)
:-P
Ma la cosa che mi ha colpito di questo personaggio non sono certo le chilate di burro, zucchero o panna che usa ma il fatto che dica di alzarsi in piena notte aprendo il frigorifero per scofanarsi una delle sue golosissime maialate…sarà anche brava come cuoca ma secondo me qualcuno dovrebbe spiegarle cos’è l’indice glicemico per evitarle gli attacchi di fame notturni
:mrgreen:

Buone lenticchie a tutti comunque
:-P

Insalata di lenticchie con arame



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