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Da pochi giorni sono terminate le feste dedicate alle protagoniste dell’autunno, le castagne. Anche quest’anno, come l’anno scorso, si è purtroppo registrata un’annata magra. Per questo il prezzo dei cartocci di caldarroste è aumentato, arrivando quasi ai cinque euro per unità. I coltivatori, per sopperire alla mancanza, hanno importato da oltre confine i frutti, facendoli arrivare dalla Turchia, dalla Spagna e dal Portogallo. Questo però è un dato per fortuna abbastanza innaturale se si pensa che quest’anno le importazioni sono triplicate rispetto al 2010.
I fattori che hanno portato ad un calo drammatico della produzione sono diversi. I colpevoli sono sicuramente il clima – troppo piovoso nella stagione della fioritura – sia un insetto proveniente dalla Cina che ha infestato buona parte dei castagneti nostrani. Inoltre l’invasione degli ungulati e la presenza della famosa Cydia splendana hanno fatto il resto. Questa larve si nutrono dell’essenza stessa del frutto, danneggiandolo a tal punto da provocarne la caduta prematura. I metodi per evitare l’infestamento sono per lo più preventivi, e consistono nella raccolta e distruzione delle castagne malate, in modo tale da evitare un’infestazione per l’anno seguente. Gli antagonisti hanno colpito senza esclusione gli alberi di tutto il Nord d’Italia, provocando così l’innalzamento del prezzo delle castagne.
Nonostante ciò le castagne rimangono uno dei frutti preferiti degli italiani e per esaltarne al meglio le qualità sono necessarie poche regole per la cottura. L’ideale sarebbe cuocerle sul camino ma per chi dispone solo di fuoco a gas e possibile adottare la famosa padella per castagne. Essa, grazie al lungo manico, permette di muovere i frutti durante la cottura, evitando così le scottature e il rischio che il frutto risulti bruciato all’esterno e scotto all’interno. In alternativa è possibile acquistare degli elettrodomestici che cuociono in maniera uniforme i frutti.
Gli agricoltori stanno cercando soluzioni per far sì che il prossimo anno l’autunno possa donare una stagione migliore per le proprie castagne. Si punta prima di tutto al biologico e quest’anno si è già utilizzato il “Torymus sinesi”, un parassita anch’esso, ma della vespa cinese. Aspettiamo fiduciosi sperando che il prossimo anno le castagne made in Italy possano di nuovo essere le regine delle nostre tavole.