Insidious 3 - L'inizio (USA, Canada 2015) Titolo originale: Insidious: Chapter 3 Regia: Leigh Whannell Sceneggiatura: Leigh Whannell Cast: Stefanie Scott, Dermot Mulroney, Lin Shaye, Tate Berney, Angus Sampson, Leigh Whannell, Hayley Kiyoko, Ashton Moio Genere: insidioso Se ti piace guarda anche: Insidious, Oltre i confini del male: Insidious 2, Poltergeist, L'evocazione - The Conjuring, Ouija
I primi due Insidious si sono rivelate per me delle visioni davvero insidiose. Per una volta, anzi per due volte il titolo non è stato ingannevole. Insidious numero 1 me l'ha fatta fare nei pantaloni, come non capita molto spesso, o meglio come non capita quasi mai con gli horror degli ultimi anni. Una pellicola parecchio derivativa nei confronti di Poltergeist, certo, però anche dannatamente inquietante ed efficace. Insidious numero 2 invece era stato insidioso perché non sono riuscito a vederlo tutto. Ci avevo provato due volte, ma sarò riuscito a guardare a mala pena una mezzoretta, prima di finire entrambe le volte a russare alla grande. Il film forse poi migliorava e non posso darne un giudizio completo. Magari diventava un capolavoro - certo, come no? - so solo che la parte iniziale non invogliava a proseguire.
Nonostante non fossi riuscito ad arrivare vivo, o se non altro sveglio, al termine della visione del secondo capitolo, ho provato comunque a dare una possibilità al terzo. Dopo tutto si tratta di un prequel degli altri due, quindi può benissimo essere goduto come una visione indipendente. Goduto almeno fino a un certo punto. A differenza di Insidious 2, qui la prima parte è decisamente gradevole e guardabile. Insidious 3 inizia in modo molto adolescenziale, che qui dalle parti di Pensieri Cannibali è sempre sinonimo di cosa buona e giusta. Non sarà certo It Follows, nemmeno lontanamente, però è un horrorino che parte in maniera piuttosto intrigante, merito anche e soprattutto di una protagonista fighetta molto promettente, Stefanie Scott, attrice “barely legal” che ha iniziato la sua carriera nella serie Disney A.N.T. Farm: Accademia Nuovi Talenti e che sembra una versione giovane di Emily VanCamp, quella di Everwood e Revenge, soltanto meno fissata con la revenge.
Va detto che alla povera Stefanie Scott ne capitano di tutti i colori. A un certo punto viene il sospetto che la sceneggiatura sia stata scritta da George R. R. Martin featuring Shonda Rhimes, visto che la protagonista prima perde la madre, poi viene investita da un'auto all'improvviso in una scena ad alto tasso di WTF e in più, come se non bastasse, è perseguitata da alcune presenze demoniache. Se a ciò aggiungiamo che il ragazzo che le va dietro è un nerd senza speranze, che la sua BFF è scema come poche, che suo fratello è un bimbominkia totale, che suo padre è un vedovo in crisi che le chiede di occuparsi del fratello bimbominkia totale e che l'audizione per entrare nella scuola di recitazione dei suoi sogni va a dir poco da schifo, sta ragazza c'ha addosso più sfiga di Sansa Stark.
"Peggio di così non mi può proprio andare..."
"...ma perché non me ne sto zitta?"
La prima parte del film risulta perciò parecchio gradevole. Cosa c'è di meglio di un horrorino estivo in cui stare comodamente spaparanzati sul divano a godersi le sfighe altrui? Come capita in un buon 80%/90% dei film horror, la seconda parte però svacca di brutto. L'ultimo caso che mi viene in mente è quello di The Lazarus Effect. A questo punto mi viene da pensare che gli horror dovrebbero tutti arrivare come durata massima all'ora, visto che è raro trovarne di decenti fino alla fine. La seconda pessima parte di Insidious 3 si rivela la solita sequela di sequenze che vorrebbero fare paura con l'effetto BUUUUUUUUUUUUUU!
Ovvero delle visioni, dei rumori, delle urla, dei suoni improvvisi che ti fanno scattare in piedi sul diavano. Non per la paura, bensì per l'irritazione e perché ti viene voglia di spegnere tutto e mandare al diavolo l'ennesimo horrorino partito bene e poi finito male. In questo caso molto male, considerando che il finale è particolarmente prevedibile e pure buonista. Nel complesso comunque posso dirmi quasi soddisfatto. Se non altro questa volta sono riuscito ad arrivare alla fine della visione vivo. Volevo dire sveglio.