Inspirational Shoot – The Vampire Brides

Per la prima volta sul blog di Spose non Convenzionali vi presento un Inspirational Shoot di un matrimonio. E’ la prima volta perché la finalità del blog è raccontare storie, la vita delle persone e le loro scelte coerenti. Mi piace raccontare di loro per far capire a coloro che si apprestano al matrimonio che c’è qualcuno che l’ha fatto prima di loro e che si può fare, il lato estetico è solo un’evidenza di un’identità e di uno stile di vita “fuori dal comune”.

Oggi avremo sul blog per la prima volta due Inspirational Shoots. Le foto di Lara Celenza sono occasione di ispirazione per la notte di questa sera. Il servizio fotografico che vi sto per presentare mi ha offre l’opportunità di augurarvi un buon Halloween. Il primo, questo delle spose vampire, viene pubblicato alle ore 13, il secondo sarà pubblicato alle 17. Due numeri che fanno paura.

“The Vampire Brides” è un servizio realizzato da Lara Celenza al Paddington Old Cemetery di Londra, in collaborazione con la stilista di abiti da sposa Johanna Hehir.

il servizio è basato sulla versione cinematografica di Francis Ford Coppola del romanzo “Dracula” di Bram Stoker. Il progetto fotografico vede l’attore italiano Daniel Guizzi nel ruolo di Dracula insieme alle sue bellissime e pericolose spose vampire: Ausrine Grikauskaite, Iva Litova e Aisling Mallon.

A tutti e tutte coloro che vogliono fare gli alternativi e si lamentano che siamo stati colonizzati dagli americani e che seguiamo le mode anche nelle festività ricordo che – da sempre – questo periodo dell’anno, a causa di riferimenti astronomici a me sconosciuti, è il periodo dedicato ai morti. C’è Halloween nei paesi del Nord Europa e nell’America Settentrionale, c’è el dia de los muertos in Messico, c’è la Commemorazione dei defunti per i cattolici. La mia famiglia materna sarda celebrava Is Animeddas (anche nota nel nuorese come Su Mortu Mortu). Invece di dire” Dolcetto o scherzetto?” si chiede “eus benius po is animeddas, mi das fait po praxeri is animeddas, seu su mortu mortu, carki cosa po sas ànimas, peti cocone”. Ammetto di averlo cercato su google, perché avevo un vago ricordo della formula e soprattutto nessuna idea di come si scrivesse.

Decidete Voi come e quando festeggiare coloro che non fanno più parte di questo mondo. Ho scelto appositamente la parola festeggiare, perché l’ironia e la sdrammatizzazione possono aiutarci a convivere con questo aspetto della vita: l’assenza.

Vi bacio tutte e per l’occasione vi mordo anche sul collo. Buon Halloween!