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Installare i driver ATI Catalyst 10.10 su Fedora 14 (Manualmente)

Creato il 20 novembre 2010 da Faster

Installare i driver ATI Catalyst 10.10 su Fedora 14 (Manualmente)

Hola, qualche giorno fa narrai la mirabolante impresa che intrapresi per installare Kde 4.5 sulla ormai navigata Fedora 13. Questo procurò diverse instabilità al mio sistema (sia operativo che nervoso) e per questo dovetti pregare gli dei dell'informatica affinché mi rendessero facile la migrazione verso un nuovo sistema operativo con una versione di Kde 4.5 stabile.Dove poté ricadere la mia scelta se non sulla Fedora 14 uscita pochi giorni prima??? Dunque due sabati fa mi recai presso la magione di Steel e ne approfittai per usufruire gentilmente della sua connessione satanica la quale scarica ad una velocità di diversi megabyte al secondo in modo da poter mettere finalmente i miei sporchi tentacoli sulla iso del cd live di Fedora + Kde. Peccato che quel giorno non misi in conto che avrei dovuto masterizzare da qualche parte quella dannata iso... La mattina dello stesso giorno infatti, come se nulla fosse, come se non avessi dovuto, da lì a poco, masterizzare nulla, come se nessuna Fedora 14 fosse mai uscita, masterizzai (su quello buono dei miei due cd riscrivibili) una compilation degli Iron Maiden per quella stessa serata da ascoltare in macchina e da prestare in fine a Perseo. Mio malgrado, mi resi conto solo al ritorno a casa che qualcosa non tornava: "Ove dovrei masterizzare la iso di Fedora, per dindirindina? Ove?" mi domandai. Me tapino, il secondo cd riscrivibile che non era tanto buono non voleva proprio saperne. Così il giorno successivo rimasi con un palmo di naso ed una Fedora 13 impazzita ma moderna al tempo stesso! Se fossi stato più accorto avrei potuto masterizzare la compilation sul cd vecchio dato che quei 15 mp3 non avrebbero mai incontrato il profondo cratere che solca di netto un punto imprecisato della metà del raggio di quel povero cd riscrivibile. "E vabbé", pensai. Avrei dovuto escogitare un artifizio che mi permettesse di installare fedora 14 da un supporto diverso dal cd. Provai allora ad utilizzare quel metodo così di moda ma per me alquanto oscuro di cui si parla da qualche tempo: far partire Fedora da una penna usb. Provai dunque con l'utility Fedora Live USBCreator che fallì miseramente sia sulla stessa Fedora 13 che su Windoze. Il giorno dopo provai con un secondo metodo: UNetBootin, programma molto famoso per fare questo genere di operazioni ma che non avevo mai avuto bisogno di utilizzare. Miracolosamente, questa utility, riuscì a trasferire il contenuto dell'immagine iso di Fedora dentro la chiavetta usb. Fedora così si avviò e si installò dalla chiavetta in una maniera così veloce che fece commuovere anche un veterano dei cd riscrivibili del mio stampo.Solitamente, quando installo una versione di Fedora sulla partizione dei test, so già a priori che i driver video ATI compatibili con la versione di xorg installata in essa, non saranno disponibili. Ciò comporta un'impaziente attesa che può variare dai 2 mesi (di Fedora 13) agli addirittura 5 se non sbaglio (di Fedora 12). Facendomi forte (e bello) del fatto che con Fedora 13 non avevo avuto bisogno di driver proprietari (dato che quelli free funzionavano meglio di quelli closed) attivai i favolosi effetti grafici che Kde mette a disposizione. Una vera pseudocatastrofe: i driver open attualmente funzionano ma il complesso finestre-wobbly-minimizzazionelampadamagica va a scatti. Chissà se non è il tanto famigerato effetto blur a mandare il tutto in rovina? Boh chi lo sa...Ho come la vaga impressione ordunque che, per chi utilizza Kde 4.5 con una una scheda video ATI, i driver open non vanno bene.In quel momento iniziai a temere che avrei dovuto aspettare chissà quanti mesi dato che nessuno driver ATI era (ed è tuttora) disponibile sui repo di rpm-fusion. Fortunatamente così non fu.Qualche tempo fa infatti scaricai il binario dei driver Catalyst per linux chiamato ati-driver-installer-10-10-x86.x86_64.run. Siccome l'uscita di Fedora è stata concomitante con quella di Ubuntu pensai che probabilmente questi driver avrebbero potuto funzionare. Miracolosamente fu così: stavolta non ho dovuto aspettare nemmeno un giorno.Siccome mi ricordavo l'arcana procedura con la quale si installano i suddetti driver ho deciso sia di renderla pubblica per gli eventuali avventori che per me, dato che prima o poi potrei battere la testa da qualche parte e dimenticarmi come si fa.Per prima cosa si deve aggiornare il sistema:yum upgradeDopo si installano il compilatore gcc con gli header del kernel:yum install gcc kernel-headers kernel-develQuesto materiale ci servirà per poter compilare il necessario per far funzionare il driver video.Nota: Se viene installato un aggiornamento del kernel è meglio riavviare il pc.A questo punto usciamo dalla modalità grafica con il comandoinit 3A questo punto ci ritroveremo davanti ad una schermata testuale. Andiamo nella cartella nella quale abbiamo salvato l'installer ed eseguiamo il comandosh ati-driver-installer-10-10-x86.x86_64.runSeguiamo le istruzioni a video finché i driver non verranno installati.A questo punto dobbiamo inserire questa riga nel file /boot/grub/grub.conf in coda alla linea dei comandi del kernel che ci interessa:quiet radeon.modeset=0 rdblacklist=radeon nomodesetAd esempio la lineakernel /boot/vmlinuz-2.6.35.6-48.fc14.x86_64 ro root=UUID=3ee0db14-1686-40e9-8954-f23a97b7c3af rd_NO_LUKS rd_NO_LVM rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYBOARDTYPE=pc KEYTABLE=it rhgbdiventa:kernel /boot/vmlinuz-2.6.35.6-48.fc14.x86_64 ro root=UUID=3ee0db14-1686-40e9-8954-f23a97b7c3af rd_NO_LUKS rd_NO_LVM rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYBOARDTYPE=pc KEYTABLE=it rhgb quiet radeon.modeset=0 rdblacklist=radeon nomodesetQuesto procedimento possiamo attuarlo o attraverso la modalità grafica, prima di entrare nella modalità testuale attraverso il comando init 3, oppure attraverso la modalità grafica tramite un editor di testo come vi o nano.In fine, dobbiamo ricreare il file initrd:cd /boot/mv initramfs-`uname -r`.img initramfs-`uname -r`.img-original.2dracut -v /boot/initramfs-`uname -r`.img `uname -r`Adesso riavviate con il comando reboot e pregate!

Hola, qualche giorno fa narrai la mirabolante impresa che intrapresi per installare Kde 4.5 sulla ormai navigata Fedora 13. Questo procurò diverse instabilità al mio sistema (sia operativo che nervoso) e per questo dovetti pregare gli dei dell'informatica affinché mi rendessero facile la migrazione verso un nuovo sistema operativo con una versione di Kde 4.5 stabile. Dove poté ricadere la mia scelta se non sulla Fedora 14 uscita pochi giorni prima??? Dunque due sabati fa mi recai presso la magione di Steel e ne approfittai per usufruire gentilmente della sua connessione satanica la quale scarica ad una velocità di diversi megabyte al secondo in modo da poter mettere finalmente i miei sporchi tentacoli sulla iso del cd live di Fedora + Kde.

Peccato che quel giorno non misi in conto che avrei dovuto masterizzare da qualche parte quella dannata iso... La mattina dello stesso giorno infatti, come se nulla fosse, come se non avessi dovuto, da lì a poco, masterizzare nulla, come se nessuna Fedora 14 fosse mai uscita, masterizzai (su quello buono dei miei due cd riscrivibili) una compilation degli Iron Maiden per quella stessa serata da ascoltare in macchina e da prestare in fine a Perseo. Mio malgrado, mi resi conto solo al ritorno a casa che qualcosa non tornava: "Ove dovrei masterizzare la iso di Fedora, per dindirindina? Ove?" mi domandai. Me tapino, il secondo cd riscrivibile che non era tanto buono non voleva proprio saperne. Così il giorno successivo rimasi con un palmo di naso ed una Fedora 13 impazzita ma moderna al tempo stesso! Se fossi stato più accorto avrei potuto masterizzare la compilation sul cd vecchio dato che quei 15 mp3 non avrebbero mai incontrato il profondo cratere che solca di netto un punto imprecisato della metà del raggio di quel povero cd riscrivibile. "E vabbé", pensai. Avrei dovuto escogitare un artifizio che mi permettesse di installare Fedora 14 da un supporto diverso dal cd. Provai allora ad utilizzare quel metodo così di moda ma per me alquanto oscuro di cui si parla da qualche tempo: far partire Fedora da una penna usb. Provai dunque con l'utility Fedora Live USBCreator che fallì miseramente sia sulla stessa Fedora 13 che su Windoze. Il giorno dopo provai con un secondo metodo: UNetbootin, programma molto famoso per fare questo genere di operazioni ma che non avevo mai avuto bisogno di utilizzare. Miracolosamente, questa utility, riuscì a trasferire il contenuto dell'immagine iso di Fedora dentro la chiavetta usb. Fedora così si avviò e si installò dalla chiavetta in una maniera così veloce che fece commuovere anche un veterano dei cd riscrivibili del mio stampo.
Solitamente, quando installo una versione di Fedora sulla partizione dei test, so già a priori che i driver video ATI compatibili con la versione di xorg installata in essa, non saranno disponibili. Ciò comporta un'impaziente attesa che può variare dai 2 mesi (di Fedora 13) agli addirittura 5 se non sbaglio (di Fedora 12). Facendomi forte (e bello) del fatto che con Fedora 13 non avevo avuto bisogno di driver proprietari (dato che quelli free funzionavano meglio di quelli closed) attivai i favolosi effetti grafici che Kde mette a disposizione. Una vera pseudocatastrofe: i driver open attualmente funzionano ma il complesso finestre-wobbly-minimizzazionelampadamagica va a scatti. Chissà se non è il tanto famigerato effetto blur a mandare il tutto in rovina? Boh chi lo sa...
Ho come la vaga impressione ordunque che, per chi utilizza Kde 4.5 con una una scheda video ATI, i driver open non vanno bene.
In quel momento iniziai a temere che avrei dovuto aspettare chissà quanti mesi dato che nessuno driver ATI era (ed è tuttora) disponibile sui repo di rpm-fusion. Fortunatamente così non fu. Qualche tempo fa infatti scaricai il binario dei driver Catalyst per linux chiamato ati-driver-installer-10-10-x86.x86_64.run. Siccome l'uscita di Fedora è stata concomitante con quella di Ubuntu pensai che probabilmente questi driver avrebbero potuto funzionare. Miracolosamente fu così: stavolta non ho dovuto aspettare nemmeno un giorno. Siccome mi ricordavo l'arcana procedura con la quale si installano i suddetti driver ho deciso sia di renderla pubblica per gli eventuali avventori che per me, dato che prima o poi potrei battere la testa da qualche parte e dimenticarmi come si fa.
Per prima cosa si deve aggiornare il sistema:

yum upgrade


yum install gcc kernel-headers kernel-devel


tips Nota: Se viene installato un aggiornamento del kernel bisogna riavviare il pc.

init 3


sh ati-driver-installer-10-10-x86.x86_64.run


quiet radeon.modeset=0 rdblacklist=radeon nomodeset

Ad esempio la linea
kernel /boot/vmlinuz-2.6.35.6-48.fc14.x86_64 ro root=UUID=3ee0db14-1686-40e9-8954-f23a97b7c3af rd_NO_LUKS rd_NO_LVM rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYBOARDTYPE=pc KEYTABLE=it rhgb
diventa:
kernel /boot/vmlinuz-2.6.35.6-48.fc14.x86_64 ro root=UUID=3ee0db14-1686-40e9-8954-f23a97b7c3af rd_NO_LUKS rd_NO_LVM rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYBOARDTYPE=pc KEYTABLE=it rhgb quiet radeon.modeset=0 rdblacklist=radeon nomodeset
Questo procedimento possiamo attuarlo o attraverso la modalità grafica, prima di entrare nella modalità testuale attraverso il comando init 3, oppure attraverso la modalità testuale tramite un editor di testo come vi o nano.
In fine, dobbiamo ricreare il file initrd:

cd /boot/
mv initramfs-`uname -r`.img initramfs-`uname -r`.img-original.2
dracut -v /boot/initramfs-`uname -r`.img `uname -r`

 

Adesso riavviate con il comando reboot e pregate!

 



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