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Installazioni domestiche: direttiva 08/63/CE

Creato il 27 novembre 2010 da Alex
Installazioni domestiche: direttiva 08/63/CECon il decreto legislativo approvato lo scorso 22 ottobre dal consiglio dei ministri in "attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni" (in questo link trovate il testo completo) sembrerebbe che l'installazione e la configurazione di un router (o di un access point) presso la propria abitazione dovrà essere eseguita esclusivamente da un tecnico abilitato, che avrà il dovere di rilasciare un attestato relativo all'installazione, chiedendo anche un compenso per il proprio lavoro.
Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione all’interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
Se quanto descritto nel decreto fosse interpretato esattamente alla lettera questo scenario potrebbe diventare presto realtà! Sarà ora competenza del ministro dello sviluppo economico emanare entro 12 mesi un decreto "volto a disciplinare i requisiti necessari all'abilitazione per l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica". A completamento del tutto, sono state previste anche sanzioni per chi effettuerà allacciamenti pur non essendo in possesso dei titoli necessari all'abilitazione: la sanzione amministrativa prevede infatti un importo compreso tra i 15.000 e i 150.000 euro, da stabilirsi "in equo rapporto alla gravità del fatto“.
Continuando a leggere, si scopre che al punto F e scritto quanto segue:

i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività di cui al comma 1.
Si spera quinti in un atteggiamento quanto meno "illuminato" da parte di chi sarà chiamato a definire tali questioni, poiché qualora nel punto f non vengano fatti ricadere anche i più semplici e comuni dispositivi di rete gli utenti potrebbero incorrere nell'ennesimo balzello da pagare a un installatore per effettuare un'operazione banale, oppure nel peggiore dei casi incorrere in una sanzione amministrativa. Volendo guardare il "bicchiere mezzo pieno" mi sembra assurdo (ma anche inapplicabile) voler obbligare gli utenti a ricorrere ad un "tecnico specializzato" per la configurazione della propria rete domestica, vista soprattutto la semplicità del software messo a disposizione dai vari costruttori degli apparati di rete. Nulla esclude che sia un tecnico specializzato ad occuparsi di architetture più grosse e complesse. Ma sarebbe assurdo pensare che non fosse così! Ci dovremo quindi preparare a pagare un nuovo (e inutile) balzello?!? Non ci resta che aspettare e sperare per il meglio.

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