Kevin Systrom, cofondatore di Instangram, torna su i suoi passi e annuncia che, i terms of use del Social Network , saranno ulteriormente modificati, per rassicurare i proprietari dei contenuti. Questo avviene dopo la rivolta del web, successivamente le dichiarazioni di Kevin sono state “Non vogliamo vendere o utilizzare le immagini degli utenti in nessun modo, comunque dobbiamo fare business”.
Siamo tutti d’accordo che Istangram è una azienda e come tale deve generare profitto, ma da quando questi “nuovi potenti” del web, pensano di rendere i propri margini di guadagno , prossimi al 100% ?
Mr.Systrom è a caccia di un canale di finanziamento, ma non potrà certo trovarlo nei contenuti degli utenti che quotidianamente parcheggiano milioni di immagini nel server di instangram.
E’ curioso persino come possa averlo immaginato. In parole molto semplici, se una persona scatta una fotografia, conserva la proprietà dell’immagine , a meno che non riprenda marchi registrati, congegni e macchine frutto dell’igegno e di proprietà altrui.
Le immagini parcheggiate su Instangram non saranno oggetto di vendita, per questo esiste un mercato dedicato, il microstock, (vedi ad esempio FOTOLIA ) che ospita interi cataloghi di fotografi professionisti e non, e che riconosce compensi, anche se modesti, per ogni vendita effettuata, agli autori delle immagini.
Caro Kevin, vuoi fare business? Non puoi certo pensare di farlo a costo zero.
MN