Come avevamo avuto modo di segnalare, nello stato americano del Nord Carolina il 61% (contro il 39%) dei cittadini, attraverso un emendamento costituzionale, ha confermato il divieto del matrimonio gay e sostenuto quel che affermato dalla Costituzione, ovvero “matrimonio come l’unione tra uomo e donna”. Uno smacco tremendo per la ricchissima e potente lobby gay, che -dopo essere riuscita a “comprare” la legalizzazione delle nozze gay nello stato di New York qualche mese prima, attraverso centinaia di migliaia di dollari consegnati ad alcuni politici inizialmente contrari-, pensava di aver ormai spianato la strada per lo stravolgimento completo.
L’editorialista di “Spiked online”,Brendan O’Neill, ha rivelato su “The Telegraph” i dettagli della reazione omosessualista a questa decisione popolare, notando che «se ti opponi al matrimonio gay sei uno stupido, male informato, vittima del lavaggio del cervello, povero provinciale e bigotto. Almeno questo è il messaggio che emerge dai circoli liberali in America sostenitori del matrimonio gay e disgustati dalla popolazione del Nord Carolina». Per avere avuto il coraggio di affermare che il matrimonio deve rimanere così com’è, «sono stati sottoposti a livelli straordinari di abusi e di ridicolizzazione», ha continuato O’Neill.
Attraverso una serie di collegamenti ipertestuali ha dunque elencato tutti i vari insulti e assurdità che alcuni media hanno rivolto alla maggioranza di cittadini del Nord Carolina, addirittura arrivando a equiparare la legalizzazione del matrimonio gay alla liberazione dei neri dalla schiavitù. Il “New Civil Rights Movement”, uno dei principali gruppi pro-matrimonio gay in America, li ha definiti «cittadini ignoranti». Il magazine laicista “Free Thinker” si è buttato sul razzismo vero e proprio definendo gli abitanti del Nord Carolina dei “knuckle-draggers”, ovvero “stupidi uomini cavernicoli”. Il “Daily Kos” parla di loro come “odiosi, paranoici, bigotti di destra e stupidi uomini primitivi”, sostenendo che gli oppositori al matrimonio gay sono “esemplari di knuckle-scraping”, ovvero persone rozze e sgraziate. La rivista “Buzzfeed” ha pubblicato un pezzo titolato “14 passi per evolvere le vostre opinioni sul matrimonio gay”, mostrando una scimmia in gabbia – l’avversario tipico del matrimonio gay, a quanto pare – che si “dovrebbe evolvere”.
Sul noto quotidiano inglese sono state citate diverse pagine “Facebook” a sfondo turistico verso il Nord Carolina, letteralmente «invase e prese di mira dai cosiddetti liberali, che furiosamente insultano i “somari e omofobi” e “stupidi arretrati” che abitano in quello “disgustoso Stato “». E’ nata anche una campagna per boicottare il Nord Carolina, danneggiandone così l’industria del turismo. Su “Twitter”, il popolo del Nord Carolina è stato definito come “idiota”, “figlio di p.”, “da sterminare”, invitando ad un suicidio collettivo.
Il commento finale di O’Neill è abbastanza ovvio e pienamente condivisibile: «questa orgia di bile contro i cittadini del Nord Carolina, invitati ad uccidere se stessi per fare un favore al mondo, mostra cosa ci sia dietro la campagna gay-matrimonio. Non si tratta di diritti e uguaglianza, di amore o di felicità. Piuttosto, il matrimonio gay è diventato uno strumento attraverso il quale i settori benpensanti della società esprimono la loro superiorità morale su coloro che ritengono vittime del lavaggio del cervello, provinciali disadattati e frequentatori di chiese. Il matrimonio gay è diventato una sorta di arma per dimostrare chi è meglio, chi è evoluto. Sostenere il matrimonio gay è diventata una sorta di guerra culturale, un modo di distinguersi dalla folla ignorante. Essere contro il matrimonio gay può ora essere visto quasi come un atto di ribellione politica, contro una élite lontana che teme e detesta chi non è come lei».