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Intel e l’esplorazione del nuovo mondo – Prima parte.

Creato il 09 marzo 2014 da Egosistema

Introduzione

Apple, com’è noto, ha degli ottimi prodotti nell’ area premium del mercato e qualcosa in quella inferiore dove ha molti più concorrenti che tra quelli di alta gamma dove è padrona, per così dire, del mercato.

C’è stato un tempo, quello delle prime serie dell’MBAir, Intel era di altro parere; in quel periodo, tra il 2008 e il 2012, più o meno, aveva cerca cercato di entrare nelle nicchie di mercato degli ultraportatili a la MBAir e dei dispositivi mobili.

A tale scopo propose assieme a svariati alleati degli ultraportatili, poi chiamati ultrabook, simili agli MBAir Apple e dei processori da destinare all’area mobile in modo che la concorrenza Apple potesse usarli per erodere il mercato ai prodotti Apple; il risultato di queste iniziative, però, non fu quello previsto e fu chiaro, in Intel, che era stata fatta una valutazione del mercato inappropriata, per usare un eufemismo…..Bisognava cercare di rimediare a quell’errore. Ma su questo si avrà modo di tornare a parlare.

Intel e Apple….

Nel caso degli ultra portatili Apple, Intel contava sui difetti posseduti dalle prime serie degli MBAir per sostituirli con quelli dei suoi alleati che ne erano privi, secondo quanto facevano intendere i vari markteing. La Apple fu più veloce di lei: migliorò i suoi MBAir togliendo i loro peggiori difetti….E lasciò agli altri solo la possibilità di impegnare la loro parte di mercato con dei cloni che appervero subito come delle copie malriuscite e troppo costose per le caratteristiche che possedevano.

Qualcosa del genere accadde anche nel secondo caso, quello dei dispositivi mobili: Apple e la concorrenza furono più veloci di Intel, arrivarono con prodotti migliori dei suoi e il mercato si chiuse o quasi.

E ora?

Quei processori e gli ultrabook vengono ancora prodotti; non ci sono stati quei risultati finanziari preventivati e di quei prodotti non se ne parla quasi più. Gli MBAir e i prodotti mobili Apple si sono presi la loro area di mercato e non hanno alcuna intenzione di mollarla, soprattutto ora che sta cambiando il mercato IT.

Per quanto riguarda gli ultrabook, poi,i primi computer prodotti, erano di qualità confrontabile con l’MBAir, ma il loro prezzo, per varie ragioni, era troppo alto; fu necessario scendere a più miti pretese qualitative, costruttive e tecnologiche per vendere qualcosa e ricavare dei profitti sufficienti per continuare la loro produzione.

Sembra che funzioni….Ma ora gli ultrabook vengono scelti da acquirenti che vogliono qualcosa di simile all’MBAir ma a costi inferiori. Il prezzo pagato è un declassamento dei loro strumenti di lavoro e schiavitù nei confronti degli uffici di marketing sempre alla ricerca di nuovi mercati.

Qualcosa di simile sta avvenendo per i dispositivi mobili. I processori Intel per quell’area di mercato sono, mentre scrivo queste righe, inferiori ai processori Samsung, Qualcomm o Apple e i prodotti su cui vengono montati appartengono a classi merceologiche inferiori a quella di quei tre produttori.

Apple, in realtà non produce processori ma si limita a progettarli e a farli stampare esternamente. Quì è stata classificata come produttrice di processori solo per semplicità e, chiarezza di discorso.

L’Intel, nel frattempo, ha deciso di puntare altrove….Arrivando di nuovo seconda.
Dopo l’IBM e altre aziende IT ma di questo parleremo in un prossimo articolo.


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