Intellectual blogger

Ogni giorno nascono circa 175.000 blog, il 90% di questi ha una durata media di 4-6 mesi, quindi vuol dire che solo una piccolissima parte dei blog che nascono ogni giorno continueranno ad essere aggiornati e non verranno abbandonati.
In Italia il fenomeno nasce nel 2002, con il nome di "BLOGSFERA", da subito migliaia di italiani iniziarono ad aprire il proprio sito web su spazi gratuiti, un piccolo blog. Il blogger nella maggior parte dei casi è un uomo con un età compresa tra i 20 e i 34 anni o donne giovanissime.Ci sono vari tipi di blog e di blogger. I blog più seguiti sono i diari personali, ci sono poi quelli che parlano di economia e politica, ultimi in classifica quelli che parlano di letteratura e arti affini. Insomma un mondo variopinto e differenziato tant'è che da più parti si sente dire che la vera informazione o controinformazione passa dai blog. Sarà vero? Esiste, forse, una nuova forma di intellettuale che passa per la rete? Che non scrive libri ma è più letto di certi scrittori? L'intellectual blogger si distingue forse dagli intellettuali classici? Speriamo di si.C'è chi ha parlato dell'estinzione dell'intellettuale italiano, non fosse per altro perché anche certi nomi illustri continuano a riproporre cose dette e ridette, trite e ritrite, spesso complice l'inesauribile fonte del web che permette a tutti di pervenire ad una quantità inimmaginabile di saperi, che con il copia incolla si trasformano in qualcosa di nuovo e falsamente originale. L'estinzione sembrerebbe anche legata a un certo bipolarismo di pensiero (destra/sinistra) che àncora questi ad una visione di pensiero fisso e, spesso ad un editore che ne consente la sopravvivenza. Allora ben vengano gli intellectual blogger, quelli veri però, quelli che non reclamano nessuna appartenenza, quelli che reclamano solo la libertà di pensiero, quelli che reclamano con forza l'indipendenza del loro pensiero, delle loro scoperte, quella ricerca della verità che va oltre l'essere conformisti, che non conosce schieramenti politici o culturali ma riconosce solo lo sforzo della ricerca della verità.
Simonetta Frongia
Pubblicato su MoCa Press, Marzo 2011.