Rolando Jorge Pires da Fonseca, semplicemente conosciuto come Rolando, può considerarsi una delle più belle sorprese della stagione e non solo quella Neroazzuro.
Dopo 6 mesi in naftalina al Napoli e l’epurazione dal Porto (da cui è giunto in prestito con diritto di riscatto), nessuno avrebbe scommesso un euro sulla sua affermazione ad altissimi livelli. E invece è andata come tutti stiamo vedendo.
Origini capoverdiane, Rolando è un classe 1985 e ad agosto compirà 29 anni. Era arrivato tra i risolini e gli sfottò di mezza Italia, convinti che l’affare avrebbe ricalcato quello di Alvaro Pereira. Ma Rolando è uno con la scorsa dura, uno che non si lascia condizionare o intimidire da nessuno.
Finora, in maglia nerazzurra, avrà sbagliato mezza prestazione; sempre attento e concentrato. Quasi impossibile vincere i duelli aerei con lui e pure nell’uno contro uno ha dimostrato una notevole abilità tanto da fermare gente velocissima con Gervinho o Ibarbo.
Insomma, un difensore completo e anche polivalente, visto come sa destreggiarsi senza imbarazzi su tutte e tre le interpretazioni della linea difensiva di Mazzarri. Prezioso tanto sul centro-destra quanto sul centro-sinistra e ottimo anche da centrale puro.
Se a ciò si aggiunge la propensione al gol( 3 fin ora)e un piede educato, si capisce bene come Rolando possa essere incastonato in quella piccola bacheca di colpi veri e propri (calcolando qualità/prezzo) di tutta la Serie A. Non a caso, una volta entrato non è più uscito dal campo. A dimostrazione che Mazzarri, a differenza di quanto si pensi, sa rivedere le sue gerarchie: a Napoli, Rolando faceva la riserva di Campagnaro; all’Inter ultimamente succede il contrario. Una volta tornato Samuel, WM non ha avuto dubbi su chi lasciare titolare tra lui e Hugo. Contro il Torino, i due torneranno prevedibilmente a giocare uno di fianco all’altro, con Ranocchia a completare il reparto vista la squalifica di Samuel e quella possibile di Juan Jesus.
Assenze pesanti, ma, proprio grazie a Rolando, Mazzarri avrà una serenità maggiore. In barba ai detrattori. Rolando, intanto, ha ritrovato anche la Nazionale, proprio a pochi mesi dal Mondiale. E se la gode tutta.
L’Inter crede in lui, è sicuramente sarà riscattato il prima possibile.