Hernanes, intervenuto durante “Tiki Taka“, programma calcistico di Italia 1, ha parlato dei suoi primi mesi da nerazzurro.
Il centrocampista interista, spiega il perche’ della capriola, e del rigore sbagliato da Diego Milito sabato scorso contro il Bologna. L’ex Lazio, ritorna anche sul suo addio alla Lazio, e del presindente Thohir.
Ecco l’intervista completa:
“E’ un momento molto bello per me, dopo tanti anni a cui ho puntato ad arrivare ad una squadra ci sono riuscito. Sono molto contento e felice, sono maturo, con esperienze alle spalle, è un momento magico della mia carriera“.
Da dove nasce la capriola che usi per esultare?
“Da quando giocavo a calcetto, già facevo le capriole, a dieci anni”.
Che momento sta vivendo l’Inter?
“E’ un momento un po’ così, capita, nella mia carriera ne ho passati tanti”.
Ti aspettavi un’esperienza più facile?
“Sì, perchè all’inizio abbiamo vinto tutte le partite quando sono arrivato. C’è stato qualche piccolo incidente di percorso, ma niente di irrisolvibile, finiamo alla grande“.
Il tema arbitrale in spogliatoio si sente?
“Ogni tanto esce l’argomento, ma non possiamo fissarci su questa cosa. Dobbiamo fare molto di più che aspettare un rigore. Per fortuna ne è arrivato uno, adesso non se ne parlerà più“.
Perchè devono essere ottimisti i tifosi nerazzurri?
“Da quando sono arrivato ho visto tanta qualità, anche dei ragazzi che non giocano tanto. Ho visto un gruppo con tante alternative. Avevo un obiettivo quando sono arrivatp e penso che si possa realizzare, ne sono convinto. I miei problemi fisici sono passati e credo che le cose andranno sempre meglio”.
Perchè Milito ha tirato il rigore?
“Nel caso ci sono momenti in cui le cose non vanno, nonostante gli sforzi e tutte le risorse che ci metti. Le cose non si sbloccano, è un momento così. Lui è uno dei rigoristi, io sono andato in direzione del pallone ma lui ha preso la palla con decisione, più velocemente di me“.
Capitolo Lazio: il tuo addio, con quel video, ha fatto discutere?
“Come persone mi attacco facilmente alle persone, a Roma mi hanno trattato in maniera molto calorosa. La Lazio mi ha preso dal San Paolo convincendo tutti, dandomi visibilità, credendo fortemente in me: a loro dico solo grazie”.
E della querelle tra tifosi e Lotito che ne pensi?
“E’ da quando sono arrivato e non ho mai capito il perchè e da dove nasce la cosa”.
L’altra metà del cielo: alla Roma hai segnato spesso, che rapporto c’era coi tifosi?
“Era strano, anche da loro ho avuto tanta considerazione. Stavo bene anche per quello. A Milano pensavo di trovare gente più fredda, ma non è stato così. In Italia tutti impazziscono per il calcio”.
Thohir è simpatico?
“Sì sì, parliamo in inglese. L’ho incontrato tre volte e il suo approccio mi è piaciuto”.
Senti un po’ di responsabilità per essere stato il suo primo vero acquisto?
“Sì ma sono anche molto contento. Questo trasferimento è arrivato nel momento giusto nella mia carriera, mi sento a mio agio per dare il mio contributo e aiutare l’Inter“.
Chi vince il Brasile?
“Spero il Brasile, ma l’Italia quando arriva il momento va sempre temuta, è una squadra di tradizione“.