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Inter-Lecce 4-1

Creato il 22 dicembre 2011 da Domenico11
Inter-Lecce 4-1
Ha buoni motivi Ranieri per sorridere: “con questa vittoria è il Natale che volevamo”. Soprattutto, sarà un Natale che fino a un mese fa neanche il più ottimista dei tifosi nerazzurri poteva immaginare, quando era costretto a farsi venire il torcicollo per riuscire a vedere, distantissima, la vetta della classifica. Esasperazione e depressione i sentimenti più diffusi. Ora è un altro vedere. Quinti in classifica, a otto punti dalla vetta e a sei dalla terza piazza che vale la Champions. La quarta vittoria consecutiva chiude un tribolatissimo 2011 infondendo fiducia e speranza per la seconda parte della stagione. Con il ritorno a tempo pieno di tutti gli effettivi e del lungodegente Sneijder, le quotazioni interiste non potranno che lievitare.
Contro il Lecce, Ranieri si è anche permesso il lusso di applicare il turn over, spedendo in tribuna Poli, Zarate e Ranocchia (oltre all’infortunato Stankovic), e facendo tirare il fiato a Cambiasso. Solito 4-4-2, con le fasce presidiate da Maicon/Faraoni e Nagatomo/Alvarez. Molto dinamica la catena di sinistra, grazie alla consueta vivacità di Nagatomo e ad Alvarez finalmente intraprendente e capace di creare superiorità. In avanti, largo alla coppia Pazzini/Forlan, con l’uruguaiano desideroso di spaccare il mondo. Al centro della difesa il collaudatissimo duo Lucio/Samuel; sulla mediana, Zanetti e Thiago Motta a fare da frangiflutti e rilanciare l’azione. Sin dai primi minuti l’Inter schiaccia il Lecce nella propria metà campo, senza tuttavia riuscire ad impensierire Gabrieli. Sono anzi gli ospiti a passare in vantaggio capitalizzando al massimo con Muriel un pallone perso da Thiago Motta (non l’unico della partita) al 20’. La reazione dei nerazzurri è tanto rabbiosa quanto sfortunata, con quattro legni centrati nello spazio di dieci minuti (due Forlan, uno Pazzini e Samuel). Il Lecce barcolla, il pareggio è nell’aria e arriva al 34’ grazie a Pazzini, lesto nel correggere in rete un cross di Maicon. A inizio ripresa, oltre alla programmata staffetta di Milito per Forlan, Cambiasso sostituisce Faraoni, poco brillante. Il tempo di prendere confidenza con un terreno di gioco penoso e il Principe torna al gol sfruttando una verticalizzazione al bacio di Alvarez, incontenibile dopo essere stato spostato dietro le due punte. Il solito paratone di Julio Cesar su Corvia salva il risultato, prima che l’attaccante giallorosso sciupi una seconda volta sparando alto da posizione molto favorevole. Poi l’Inter dilaga con Cambiasso e Alvarez, ma entrambi i gol nascono dall’iniziativa travolgente di Nagatomo sulla fascia sinistra. La crisi è un ricordo lontano, da archiviare con la fine del 2011.

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