La felicità, quasi a voler citare alcune frasi dei celebri fumetti dei Peanuts, può anche essere un piccolo gesto quale l’ingresso nel mondo dei Social Network. La felicità per Andrea Ranocchia, però, è arrivata anche e sopratutto dal campo;
proprio quel campo che non vedeva da quasi due mesi e che invece Domenica gli ha regalato una giornata importante, come forse da tempo non viveva. La prova contro il Torino, dove è stato capace di mettere il guinzaglio a Ciro Immobile, un giocatore che solo qualche giorno prima ha debuttato con la maglia della Nazionale, che il difensore Neroazzurro ha perso dopo le ultime tormentate settimane, vale come un segnale di quelli forti per l’Inter.
In primis per Mazzarri, che registra felicemente la nuova candidatura del centrale di Bastia Umbria nella rotazioni dei difensori. Di certo scendere in campo in determinate condizioni psicologiche, sopratutto dopo essere usciti da un Gennaio di tormenti, fatto di voci, di partenze già scritte e poi saltate, di tante Domeniche passate in panchina, non è la cosa più semplice del mondo da digerire, ma il giocatore che abbiamo visto Domenica ha dimostrato che forse tutti quei trascorsi gli sono scivolati alle spalle; bravo il mister ha rimarcare il lavoro fatto su di lui, spiegando che i duri allenamenti alla fine hanno funzionato. Ma bravo sopratutto Andrea spesso tacciato, a volte non a torto, di troppa fragilità nervosa, che ho portato a commettere errori a volte anche stupidi, coi Grana, invece l’abbiamo visto attento e insuperabile.
I dirigenti e rivolto il secondo squillo della giornata, probabilmente il più importante. Il futuro di Ranocchia all’Inter, lui che doveva essere un pilastro dell’Inter del secondo decennio del ventunesimo secolo, al punto da prendere in eredità il 23 di Marco Materazzi perché da lui ritenuto il suo erede, appare oggi ancora in bilico: un contratto in scadenza nel 2015, un rinnovo che ad oggi appare lontanissimo, un Galatasaray che sembrava molto interessato ma che alla richiesta di ingaggio ha liquidato il tutto, come da loro stessa ammissione, con una bella risata. Soprattutto, ci sarebbe ancora una Juventus e soprattutto un Antonio Conte a recitare la parte della sirena incantatrice, con tanto di presunto contatto tra i due alla fine della partita del 2 Febbraio scorso. Sabato, contro il Verona, tornerà Walter Samuel dopo il turno di squalifica. Proprio l’argentino, rientrato dopo un lungo stop, insieme a Rolando ha scalzato dai primi posti delle gerarchie Ranocchia. Mazzarri, lo si è capito, conta molto su coloro che gli danno le maggiori certezze, ma sa anche, comunque, di aver ritrovato una carta preziosa per le proprie strategie. Adesso sta tutto nelle mani del giocatore: quest’ultima parte di campionato sarà cruciale per il presente e soprattutto per il futuro.