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Interessi, debito, crisi, guerra, genocidio, ricostruzione: un ciclo ineludibile ?

Creato il 14 febbraio 2012 da Tnepd

Abbiamo visto nel precedente post come il "ciclo del debito" sia stato assunto a motore storico dalla classe dominante mercantile; ciclo che inevitabilmente sfocia in crisi sistemiche che vengono a loro volta strumentalizzate ( basterebbe azzerarle d' autorità, come si faceva nell' antichità ) per condurre a rivolte, guerre e stravolgimenti sociali. Il fine di tutto ciò, ben lungi dall' essere di pura natura "economica", è il mantenimento, allargamento e consolidamento del potere occulto dell' élite stessa, che sfrutta la popolazione prima come schiavi-produttori-consumatori, quindi come "agenti" ( leggi: carne da macello sacrificabile ) quello stesso cambiamento ad essa necessario per perpetrarsi e rafforzarsi nel tempo, pur facendosi credere sopraffatta e/o indebolita dagli stravolgimenti che essa stessa provoca.
( … niente di più falso quindi: concetto già espresso anche in questo post ).


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