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Internationale Bachakademie Stuttgart: Jonannes-Passion

Creato il 24 febbraio 2016 da Gianguido Mussomeli @mozart200657
20160221_probe_und_ak4_041_foto_holger_schneiderFoto ©Holger Schneider

Nelle stagioni musicali della Bachakademie Stuttgart, le Passioni di Bach costituiscono da sempre uno dei titoli fondamentali. Durante la gestione artistica di Helmuth Rilling questi autentici monumenti della cultura occidentale sono stati eseguiti decine di volte a Stuttgart e in tutto il mondo. Nel quarto appuntamento di questa stagione con gli Akademiekonzerte alla Liederhalle abbiamo potuto ascoltare per la prima volta l’ interpretazione di Hans-Cristoph Rademann, da due anni e mezzo subentrato a Rilling come direttore musicale del sodalizio, che ci ha proposto la Johannes-Passion BWV 245. Per la parte strumentale di questa sua prima Passione bachiana qui a Stuttgart, il musicista sassone ha invitato l’ Akademie für Alte Musik Berlin, complesso con cui collabora da diversi anni e che oggi è considerato tra le migliori formazioni specializzate nell’ esecuzione storicamente informata. Come ha dichiarato in diverse interviste, Rademann ama sperimentare diversi tipi di prassi esecutiva strumentale senza pregiudizi, spaziando dalle orchestre tradizionali ad organico ridotto fino ai gruppi specializzati nella prassi esecutiva d’ epoca. L’ Akademie für Alte Musik, conosciuta in campo internazionale per le sue collaborazioni con musicisti di prestigio come René Jacobs, è un complesso di altissima qualità che dal vivo esibisce un timbro dorato, iridescente e liquido che si combina a meraviglia con le caratteristiche della Gächinger Kantorei. Su questi presupposti, Rademann ha costruito un’ interpretazione davvero di altissima qualità, che per profondità di penetrazione stilistica e fervore espressivo può essere definita assolutamente esemplare.

rademann_hsFoto ©Holger Schneider

Circa due anni fa, un maestro dell’ interpretazione bachiana come Masaaki Suzuki ci aveva fatto ascoltare una Matthäus-Passion intensamente drammatica, sbalzata come un autentico pezzo di teatro nella plasticità di declamazione e nel contrasto delle atmosfere. La Johannes-Passion è un testo di tipo abbastanza diverso, dalle caratteristiche più meditative e Rademann ne ha dato una lettura struggente nella sua intensità lirica, quasi una vera e propria meditazione intellettuale sui significati del testo. Come nelle esecuzioni del suo predecessore Helmuth Rilling, il direttore sassone lavora di cesello sull’ articolazione delle parole e la Gächinger Kantorei lo segue a meraviglia, facendoci apprezzare tutti i minimi particolari del testo e conferendo adeguato rilievo ad ogni sillaba. Il tono commosso dei Corali, la chiarezza cristallina nella definizione delle strutture contrappuntistiche e la bellezza degli impasti timbrici sono aspetti che rendono la Gächinger Kantorei assolutamente ideale nell’ esecuzione di questo repertorio. In combinazione col suono cremoso e ricco di molteplici sfumature dell’ Akademie für Alte Musik Berlin, ne è risultata un’ esecuzione assolutamente perfetta sotto tutti i punti di vista, ulteriormente impreziosita dagli splendidi interventi solistici come quelli delle due viole nell`aria del tenore “Erwage, wie sein blutgefärbter Rücke” e del controfagotto insieme al liuto in “Betrachte meine Seel”. Anche per quanto riguarda i solisti di canto, la prestazione è stata di tutto riguardo. Impeccabile l’ Evangelista del tenore Werner Güra, per la sottolineatura puntuale di tutti i significati nei recitativi. Il giovane controtenore Benno Schachtner, equilibrato e molto omogeneo nell’ emissione, ci ha fatto ascoltare un’ esecuzione di “Es ist vollbracht!” davvero notevole per il tono ispirato e commosso del fraseggio. Molto buona anche la prova del soprano coreano Jowoon Chung, dal bel timbro argentato e ricco di screziature, nell’ aria “Zerfließe, mein Herze”. Per quanto riguarda i due bassi, il tono introverso e sommesso del Jesus di Peter Harvey si contrapponeva molto efficacemente al Pilatus intenso e drammatico tratteggiato da Tobias Berndt. Tutti hanno seguito al meglio la concertazione scrupolosa e ricca di dettagli impostata da Rademann, in questa lettura che sicuramente va ricordata fra le migliori esecuzioni possibili al giorno d’ oggi della Johannes-Passion. Il pubblico della Liederhalle ha seguito il concerto con quella concentrazione assoluta che è una caratteristica peculiare dei tedeschi quando ascoltano la musica di Bach e che non finisce mai di impressionarmi. Vedere una sala gremita di spettatori, con la presenza di non pochi bambini e molta gente che seguiva l’ esecuzione con la partitura, che ascoltano questa musica con l’ attenzione derivata da una conoscenza maturata dalla profonda assimilazione di una musica che costituisce un vero e proprio patrimonio spirituale con cui identificarsi, è una cosa che non finisce mai di stupirmi e che io considero davvero meritevole di riflessione. Successo intenso e meritato, per una serata di alto livello musicale e culturale.



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