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Internet e' come l' amore

Da Teoderica
INTERNET E' COME L' AMORE
Diceva Oscar Wilde: “Lo scopo dell’amore è amare, né più né meno”.
Aristofane,celeberrimo commediografo,narra una storia semiseria:si tratta di un mito secondo il quale gli uomini un tempo erano tondi, sferici e doppi:questi esseri si sentivano forti e perfetti e peccarono di tracotanza;gli dei per punirli li tagliarono a metà e per ricucirli fecero loro un nodo(l'ombelico)sulla schiena;poi lo posizionarono sulla pancia perchè si ricordassero di quanto era successo ogni volta che guardavano in basso:questi esseri sentivano il bisogno di ritrovare l'altra metà e la cercavano disperatamente.Quando la trovavano si attaccavano e non si staccavano più neanche per mangiare e cosi' morivano di fame;cosi' gli dei crearono l'atto sessuale che consentiva di trovare un appagamento da questa unione.
Questo il mito mentre la scienza ci dice , per esempio, cosa accade al cervello di chi si innamora: “La prima cosa è quella tipica sensazione di esaltazione, vertigine e euforia. Capita che ci si senta percorsi da brividi, che si prenda a balbettare, a sentirsi goffi o particolarmente lucidi. Nella nostra corteccia cerebrale si stanno alzando i livelli di dopamina e norapinefrina. Si tratta di anfetamine naturali, di potenti stimolanti e il cervello si sta preparando al corto circuito dell’attrazione romantica”. E ancora: “Già tra i 5 e gli 8 anni di età cominciamo a costruirci una mappa dell’amore, una lista inconscia delle caratteristiche che cerchiamo in un partner. Poi, quando qualcuno che comincia a flirtare con noi risponde alle caratteristiche della nostra mappa, il sentimento esplode. A questo punto ci si innamora e la fisiologia del nostro cervello ha il sopravvento”. La scienza poi spiega anche l' attrazzione sessuale: “La strada che conduce al cuore di una donna passa per il suo naso - dice Charles Wysocki, neuroscienziato del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia - esistono delle vere e proprie “firme” chimiche prive di odore dette ferormoni, sono queste che, senza che noi ce ne rendiamo conto, ci fanno innamorare. Inconsciamente, ce ne serviamo per distinguere un partner a noi inadatto da quello giusto”. L’amore, insomma, è una questione di naso, oltreché di cuore. Pazzi d'amore: non è un modo di dire, la scienza conferma.
Insomma, anche dal punto di vista tecnico, si può dire che un innamorato perde il lume della ragione, che viene accecato dalle emozioni. In più, questo sconvolgimento di neurotrasmettitori porta alla disattivazione dell'amigdala, cioè del centro della paura».
"Qualcuno ha detto che l'innamoramento in certi casi è come una droga, che modifica profondamente il comportamento, crea una dipendenza, induce a fare qualunque cosa pur di non perdere la persona amata...". Una banale considerazione? Al contrario. Le tossicodipendenze e le dipendenze da comportamenti (internet, sesso, shopping eccetera) sono considerate da molti studiosi un fenomeno del tutto simile all'innamoramento e all'attaccamento.
Secondo gli esperti, questo periodo magico dura dai 4 ai 6 anni, poi, poco a poco, l'organismo si abitua alla feniletilamina e l'euforia da coppia inizia ad attenuarsi.
Tre fiammiferi accesi
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.
Jaques Prevert
TROIS ALLUMETTES
Trois allumettes une à une allumées dans la nuit
La premiér pour voir ton visage tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La derniere pour voir ta bouche
Et l'obscurité tout entiére pour me rappeller tout ce la
En te serrant dans mes bras.
Jaques Prevert
immagine di Teoderica

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