Interpretazione occulta e riflessione sullo show-business del film “IL CIGNO NERO”

Creato il 24 settembre 2014 da Neovitruvian @neovitruvian

“Black Swan”è un intenso thriller psicologico che descrive la metamorfosi di una ballerina in un “Cigno Nero” (Black Swan). Dietro alla facciata “strana” del film vi è un profondo commento sul costo della fama, il sacrificio degli artisti e le forze nascoste dietro l’oscuro mondo dell’intrattenimento ai massimi livelli. Prenderemo in esame il simbolismo occulto del film e i temi riguardanti il lato oscuro del mondo dello spettacolo.

Diretto da Darren Aronofsky, Black Swan segue le vicende di una timida ballerina, Nina, lungo il percorso, attraverso l’esigente mondo del balletto professionale. Black Swan può essere considerato un film “gemello” del precedente lavoro di Aronofsky, The Wrestler, che descrive oltretutto gli alti e  i bassi di una persona con difficoltà lavorative in un poco noto campo delle arti dello spettacolo: il wrestling. Sebbene entrambi i film affrontino temi simili (ad esempio sacrificare se stessi per il bene della performance),il mondo in cui Nina si evolve e gli ostacoli che dovrà superare sono diametralmente opposti a quelli di “The Wrestler”. Randy “The Ram” Robinson è un ragazzo che lavora come operaio, che vive in una città operaia e che deve far fronte al dolore fisico causato dalla condizione faticosa a cui è sottoposto. Nina, dall’altro lato, si esibisce nel raffinato mondo del balletto e le sue ansie sono psicologiche, emotive e anche spirituali.

Spesso mi viene in mente il fatto che le grandi opere d’arte possono essere interpretate in molti modi, a seconda della conoscenza e delle esperienze di ogni spettatore. Questo film non fà eccezione … ci sono veramente tanti modi di interpretare la trama del film. Attraverso l’uso di significati e di simboli, però, il film allude chiaramente a molti temi discussi in precedenza in questo sito: il lato oscuro e occulto della fama,  la dualità il controllo mentale basato sul trauma, la creazione forzata di uno o più alter ego. La protagonista, Nina, compie un cambiamento metafisico – entrando in contatto con il suo ” lato oscuro”- al fine di diventare una ballerina migliore. Questo cambiamento le è stato imposto dal suo “mentore”, in questo caso, il regista del suo balletto. Il film utilizza sottili riferimenti al controllo mentale basato sul trauma per spiegare la creazione di un alter ego indipendente nella psiche di Nina.

Sebbene Black Swan sia una finzione, esplora comunque realtà nascoste delle arti e delle performance ad alto livello. Vi sono numerosi esempi di artisti che hanno abbracciato il loro alter ego più oscuro per portare la loro arte ad “un altro livello” e molti che in ultima analisi, ne sono stati consumati. Analizzeremo le simbologie occulte e gli elementi sul controllo mentale di Black Swan e vedremo come esse si riferiscano ad alcune delle realtà
del mondo dello spettacolo professionale.

SOMMARIO DEL FILM

Black Swan è una rivisitazione moderna del balletto classico di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, Il lago dei cigni. Nel film, il regista del balletto, Leroy Thomas (interpretato da Vincent Cassel), descrive ai suoi ballerini la trama di base del balletto:

“Conosciamo tutti la storia. Una fanciulla vergine, pura e dolce, intrappolata nel corpo di un cigno. Lei vuole la libertà, ma solo il vero amore può spezzare l’incantesimo. Il suo desiderio le sta per essere concesso sotto forma di un principe. Ma, prima di poter dichiarare il suo amore, il gemello lussurioso, il Cigno Nero, lo seduce e lo inganna. Devastato, il cigno bianco salta giù da una rupe, uccidendosi, trovando così nella morte la libertà “.

Nina, una giovane donna timida e fragile viene scelta per interpretare il ruolo di regina dei cigni e deve quindi incorporare nel suo ruolo sia il cigno bianco puro sia il cigno nero malvagio. La ricerca della perfezione come ballerina la conduce a sperimentare, nella sua vita quotidiana, la trasformazione vissuta dal cigno bianco nella storia del balletto. Gli eventi della vita quotidiana di Nina rispecchiano quindi la storia del personaggio, che interpreta come ballerina,che, in ultima analisi la confondono, facendo sfumare la linea che divide realtà da finzione, fino ad arrivare alla apparente pazzia.

Il massivo uso che il regista fa, di specchi e riflessi, in numerose scene, sono un costante richiamo alla percezione alterata di Nina. Gli specchi nel film sono spesso fuorvianti e i riflessi di Nina sembrano avere una “vita propria”. Non appena Nina diventa ossessionata dal cigno nero, questi alter ego assumono vita propria e agiscono all’infuori del controllo cosciente di Nina. Spiegheremo più avanti come questo si riferisca al controllo mentale basato sul trauma.

Se non avete letto altri articoli su questo sito, il controllo mentale basato sul trauma – noto anche come Programmazione Monarch – è il processo in cui un individuo viene sottoposto ad un trauma intenso e disumanizzante, al fine di provocare una dissociazione mentale. Questo provoca una frammentazione della personalità della vittima e consente a chi ha praticato questa tecnica di creare un alter ego alternativo, che può essere programmato a piacimento. Alcuni ricercatori sostengono che vi sia una presenza di simboli occulti all’interno di questo processo.

“Il progetto MONARCH potrebbe essere descritto al meglio come una forma di dissociazione strutturata e di integrazione occulte, al fine di compartimentare la mente in personalità multiple all’interno di un quadro sistematico. Durante questo processo, un rito satanico, che di solito include il misticismo cabalistico, viene svolto, con lo scopo di associare un demone o un gruppo di demoni ai corrispettivi alter ego. Certo, i più scettici riterranno che questo sia semplicemente un mezzo per intensificare il trauma all’interno della vittima, negando così ogni credenza irrazionale per la quale la possessione demoniaca accada effettivamente.
- Patton Ron, Monarch Project

Un poster promozionale di Black Swan. Nina (Natalie Portman) viene mostrata con una crepa sul volto, che simboleggia la frattura della sua personalità, un importante concetto e simbolo del controllo mentale.

Andiamo ora ad analizzare alcuni dei temi centrali del film.

NINA E IL SUO TRAUMA

Nina vive in un piccolo appartamento di New York con la madre, Erica,una persona a dir poco prepotente. Molte allusioni al controllo mentale basato sul trauma si possono trovare nell’ambiente casalingo di Nina e nel comportamento oppressivo della madre.

La camera da letto di Nina. Notare le farfalle sul muro, sono un riferimento alla programmazione Monarch. Accanto alla finestra c’è un grande coniglio bianco, simbolo del controllo mentale con riferimento ad Alice nel paese delle meraviglie – una fiaba utilizzata per la programmazione delle vittime dell’Mk Ultra. Seguendo il Coniglio Bianco, Alice ha attraversato lo specchio, che, in termini di controllo mentale, si riferisce allo stato dissociativo della vittima.

La madre di Nina, è una ballerina in pensione che non è riuscita a diventare una star, si comporta più come una maestra del controllo mentale che come una madre. Ha ovviamente problemi affettivi e mantiene uno stretto controllo su tutti gli aspetti della vita di Nina. Le vittime reali del programma Monarch,  spesso hanno iniziato la loro difficile vita come vittime di abusi all’interno delle stesse mura domestiche. I simboli relativi al controllo mentale all’interno della casa di Nina probabilmente riflettono questa triste realtà, inclusa la sua rosa e infantile camera da letto.

Ogni notte, Erica Sayers fa partire il carillon di  Nina per far danzare la piccola ballerina. Questo fatto è piuttosto simbolico per quanto riguarda il controllo mentale subito da Nina.

Erica Sayers, la madre di Nina, forza sua figlia a spogliarsi.Questa scena inquietante rappresenta la totale sottomissione di Nina a sua madre e un accenno anche ad una malsana “familiarità” sessuale tra le due

Altre persone nella vita di Nina, apparentemente sfruttano la sua debolezza e il suo vittimismo, approfittando di lei sessualmente.

Un vecchio pervertito fa gesti osceni a Nina durante la corsa del treno. Questa scena inquietante la dice lunga sul rapporto di Nina con la sua sessualità. I predatori sessuali a volte hanno la malata capacità di fiutare e cacciare le vittime di abusi sessuali.

La madre di Nina ha, pertanto, sottoposto la figlia a controllo mentale basato sul trauma, al fine di fare di lei una donna sottomessa, che potrebbe realizzare i suoi sogni non realizzati. Questo ha allenato Nina a dissociarsi per rendere sopportabile la sua esistenza, che a sua volta rende Nina il soggetto perfetto per la creazione di un alter ego oscuro: il cigno nero.

TIRANDO FUORI IL CIGNO NERO

 

Tornando alla trama, Thomas, il direttore del balletto, è alla ricerca di una nuova stella del balletto per svolgere il ruolo di Regina dei cigni. La danza meticolosa di Nina è perfetta per interpretare il ruolo del Cigno Bianco, ma deve anche essere in grado di interpretare il cigno nero,un ruolo che richiede alla ballerina di essere frenetica, sessuale e pericolosa. Lo stile frigido di Nina non è adatto per il Cigno Nero, ma Thomas la sceglie come Regina dei cigni comunque. Lui lo sa che è in lei, e glielo tirerà fuori.

Thomas mentre cerca di far emergere il cigno nero da Nina

 

Ad un certo punto, Thomas racconta a Nina:“La perfezione non è solo questione di controllo. Si tratta anche di lasciarsi andare. Sorprendete voi stessi in modo da poter sorprendere il pubblico. Trascendenza. Pochissimi ne sono in possesso “. Guardando Nina danzare, dirà più tardi:

“Sapevo che il cigno bianco, non sarebbe stato un problema. Il lavoro vero sarebbe stato la tua metamorfosi nel suo gemello cattivo ”.

Al fine di ottenere la perfezione, o in termini alchemici, per realizzare la Grande Opera, Nina deve padroneggiare sia il bene che il male – la luce e le tenebre. Il concetto di dualità occulto diventa quindi estremamente importante (di più in seguito).

Il lavoro di Thomas è quello di creare in Nina un nuovo, aggressivo e sessuale alter-ego. Egli diventa quindi il nuovo “manipolatore” di Nina. Considerando che la madre ”programmava” la figlia ad essere una ballerina sottomessa, che non fa mai domande a sua madre / manipolatrice, Thomas chiede lei il contrario. Egli rappresenta  il successivo livello di programmazione Monarch.

Dopo il suo incontro con Thomas, Nina, vestita di bianco, incrocia un’altra Nina, vestita di nero. Questo rappresenta simbolicamente la venuta di un nuovo oscuro alter ego

 

Per diventare un cigno nero, Nina deve poter essere in qualche modo a suo agio con il sesso, provare piacere da esso. Così Thomas dà i compiti per casa a Nina: deve “toccarsi”. Pronta a fare di tutto per diventare una ballerina migliore, Nina tenta di masturbarsi ma la madre le provoca un blocco nel piacere Il piacere sessuale diventa così una forma di emancipazione dal controllo della madre e la sua iniziazione al “grande cambiamento”. Quando il cigno nero cresce in potenza, Nina inizia allucinanti mutazioni fisiche sul suo corpo. L’unica L’unica persona che può vedere queste mutazioni è la madre di Nina, che, essendo una manipolatrice, ha la “chiave “ per la sua psiche. La madre è consapevole della progressiva trasformazione di Nina e cerca di reprimerla, sapendo che essa comporterà la perdita della sua “bambina”.

Nina ha delle  allucinazioni su strane mutazioni in tutto il suo corpo. Esse stanno a rappresentare la graduale uscita del Cigno Nero.

Questa situazione riflette la brutta verità che sta dietro l’abuso rituale nella vita reale. I bambini, che sono già dissociati a causa di abusi da parte dei genitori, sono consegnati a delle “istanze superiori” che continuano il processo di programmazione. In questo caso, Nina è stata consegnata al mondo dello spettacolo (noto per l’uso della programmazione Monarch sulle celebrità) in modo di creare in lei un alter ego destinato ad essere una star di fama mondiale.

Thomas presenta la nuova regina dei cigni, Nina.

BETH MACINTYRE: LA STAR ATTEMPATA CHE E’ STATA MESSA DA PARTE

Beth MacIntyre alla cerimonia di incoronazione di Nina. Ha appena saputo che non è più la regina dei cigni. Ovviamente non è felice di tutto ciò.

Beth MacIntyre (interpretata da Winona Ryder) è la precendete star della compagnia di danza. Tuttavia, sta invecchiando e sta “perdendo lucentezza”. Come veterana, Beth è già passata attraverso il “processo di Black Swan”, e, come qualcuno potrebbe dire, ha “venduto l’anima al diavolo”. Anche se questo accordo ha permesso anni costellati di prestazioni eccellenti, alla fine, il processo la ha completamente distrutta. E ‘diventata una persona amara, presuntuosa e odiosa, che non è in grado di esistere senza essere il cigno nero.Ci sono molti casi nella vita reale dove le celebrità hanno subito la stessa sorte. Dopo essere state assunte, programmate ed attivate dal settore per diventare superstar, vengono improvvisamente abbandonate e dimenticate.Psicologicamente danneggiate, e prive della conoscenza di se stesse, le stelle cadute, affondano nella depressione, nella droga, nell’alcolismo e anche nel suicidio.

Thomas, che era il capo di Beth (lui la chiamava “la mia piccola principessa”, un attivatore del controllo mentale) non ha più bisogno dell’alter-ego che ha creato in lei. E’ comunque impossibile “deprogrammarla”, così Beth perde completamente il senno. Il giorno successivo, la compagnia del balletto apprende che è stata investita da una macchina. Thomas pronunciandosi sull’evento dice:

“Sai cosa, sono sicuro che l’abbia fatto apposta. Tutto quello che Beth fa viene da dentro, da qualche oscuro impulso. Direi che è ciò che la rende così eccitante da guardare … così pericolosa … anche perfetta, a volte. Ma anche così dannatamente distruttiva “.

Quindi lo “spirito”, l’alter ego che ha consumato e distrutto Beth, è stata anche la forza nascosta dietro alle sue grandi prestazioni. Il pubblico è sempre stato affascinato dagli artisti intensi e ispirati che li riescono a toccare ad un livello primordiale e viscerale. A seconda della performance, questa fonte di trascendenza artistica è stata attribuita al divino o al diavolo. I performers controversi e rivoluzionari camminavano tra genialità e follia – attingendo a una forza misteriosa, fonte di grandezza artistica, e dall’altra parte, si prefigurava l’imminente autodistruzione. Le persone religiose potrebbero dire che questa forza è niente di meno che la possessione spiritica; gli scienziati potrebbero dire che il tormento psicologico porta alla creatività. Non importa il termine che si usa per definire questa “forza”, esiste certamente e i più influenti artisti del mondo attingono a piene mani da essa. Beth ha ospitato questa forza che la ha completamente distrutta … e adesso è libera di passare a Nina.

IL CIGNO NERO PRENDE IL SOPRAVVENTO (ALI NERE E SPECCHI)

Un poster simbolico. Dalla piccola ballerina si staglia, come una fenice dalle sue ceneri, un gigantesco e minaccioso cigno nero.

Il cigno nero è la forza artisticamente brillante ma allo stesso tempo spiritualmente distruttiva che Thomas vuole vedere nascere in Nina. Ovviamente lui sa, dei devastanti poteri del Cigno Nero, ma non se ne è mai curato e mai lo farà: lui cerca sempre la migliore prestazione. Una volta che Nina verrà “usata” dallo Swan, dovrà trovare un’altra ballerina per sostituirla. E ‘una rappresentazione del mondo dello spettacolo, che manipola gli artisti per farli diventare cigni neri e, alla fine li scarica, quando gli effetti del “cigno nero” cominciano a svanire.

ALI NERE

La forza del cigno nero è simbolizzata in diverse scene del film

Poco dopo essere stata incoronata Regina dei cigni, Nina viene affascinata da questa inquietante statua. Non sospetta minimamente che essa sta a rappresentare ciò che sarebbe diventata.


Ali nere sulla schiena di Lily (interpretata da Mila Kunis) mentre “fa godere” Nina.Le ali nere rappresentano la “forza” che sta trasformando Nina. La sta penetrando, provocandole orgasmi, ma anche sottraendole vita.


Nina, alla fine della sua prestazione ”perfetta” da cigno nero. Viene brevemente mostrata con delle ali nere, simbolo che è diventata “tutt’uno” con il cigno nero.

Un altro poster simbolico. Il fallico beco nero del cigno è qui mostrato penetrare la psiche

SPECCHI

Gli specchi sono usati durante tutto il film per rappresentare il vero stato psichico di Nina

L’inquietante riflesso sullo specchio ha una mente propria. Nina si rende conto che una entità completamente separata vive dentro di lei. E
agisce al di fuori del suo controllo. Nel simbolismo sul controllo mentale i
riflessi allo specchio rappresentano l’alter ego della persona controllata mentalmente che è programmato e manipolato da un maestro/manipolatore.

Giusto prima della sua grande performance come cigno nero, Nina combatte contro se stessa nel suo camerino. Durante la lotta tra Nina e il Cigno Nero, si rompe un specchio, che rappresenta il crollo del legame psicologico che separa le due entità. Con la rottura dello specchio, Nina diventa il Black Swan.

LA GRANDE OPERA E IL SACRIFICIO

Alla premiere dello show, Nina si esprime con una performance stellare. Interpreta con successo il cigno bianco dolce e timido, e, quando viene il momento, viene posseduta dalla ”forza” per diventare il malvagio, eppure emozionante, Cigno nero. Sposando il bianco e il nero, il bene e il male, la luce e il buio, Nina ha compiuto la Grande Opera alchemica, il percorso occulto di illuminazione. Il processo, però, la ha consumata. Consentendo al Cigno Nero di possederla completamente, Nina ha fatto la performance della vita, ma è diventata una persona diversa. Thomas e il pubblico si sono innamorati di Nina, come è successo con il cigno nero – allo stesso modo in cui il principe del balletto si innamora del gemello malvagio del Cigno Bianco. Ma Questa non è la “vera” Nina. Il cigno nero è una forza distruttiva con cui non può vivere: la sta tormentando ad un livello fisico e psicologico. Non in grado di continuare così, l’unico modo che Nina ha per liberarsi, è di suicidarsi. Ed è questo quello che fa.

Nina morente alla fine della sua performance. Le sue ultime parole a Thomas “Ero perfetta!”

Questo fatto non vi ricorda una performance di qualcun altro?

Il “sacrificio” di Lady Gaga nella sua performance ai WMA 2009

CIGNI NERI DEL MONDO REALE

Beyoncè e Sasha Fierce, un equivalente nella musica pop del cigno bianco e del cigno nero

Ci sono reali (e tragici) esempi di artisti brillanti che sono stati consumati da un ruolo intenso. O si sono auto distrutti o hanno dovuto morire in un sacrificio rituale. Black Swan è un commento a questo misterioso fenomeno?

Un esempio recente di un ruolo auto-distruttivo è stato quello di Heath Ledger  che ha interpretato il Joker in The Dark Knight.

Persone vicine a Ledger dicono che sia stato il ruolo di Joker la sua rovina

Jack Nicholson avvertì Heath Ledger sul ruolo di ‘Joker’

Heath Ledger avrà pensato che ottenere il difficile ruolo da Joker sia stato un sogno diventato realtà – ma col senno di poi qualcuno pensa che sia stato un incubo che lo ha portato alla sua tragica morte.

Jack Nicholson, che interpretava il Joker nel 1989 – e che
era furioso di non essere stato consultato in merito al particolare ruolo –
quando seppe della morte di Ledger la commento in maniera criptica:

“Beh”, disse Nicholson ai giornalisti, “L’ho avvertito.”

 

Ledger ha recentemente dichiarato ai giornalisti di aver “dormito una media di
due ore a notte” mentre interpretava uno psicopatico, killer di massa , clown schizofrenico con zero empatia …

“Non riuscivo a smettere di pensarci. Il mio corpo era esaurito, e la mia
mente continuava a elaborare le informazioni “.

I farmaci prescritti non ha aiutato, ha detto.

- NY Daily News, Fonte

Un altro esempio di un attore che muore in circostanze misteriose dopo aver interpretato un ruolo diabolico e contorto è Brandon Lee nel Corvo.

Brandon Lee morì misteriosamente durante le riprese di “The Crow”. La storia ufficiale della sua morte è ancora oggi molto controversa.La scena in cui morì fu altamente simbolica.

IN CONCLUSIONE

Attraverso la metamorfosi di Nina da una timida nullità ad una superstar posseduta, gli spettatori sperimentano il lato oscuro dell’intrattenimento. Il controllo mentale, la manipolazione e l’immoralità si scontrano con successo e riconoscimento. Gli impulsi oscuri, le dipendenze e l’auto-distruttività nascono con il genio artistico e la genialità creativa. Coloro che sono ”gli addetti al lavoro” dello spettacolo conoscono perfettamente le tecniche per far uscire il Cigno Nero dai giovani artisti emergenti … e sanno benissimo che li distruggerà nel lungo periodo. Ma sono d’accordo con questo. Lo stesso modo in cui Beth è stata messa da parte per accogliere una nuova regina dei cigni, il pubblico darà sempre il benvenuto ad una nuova stella dell’élite con applausi e consensi. Perché, come si dice, the show must go on.

Fonte



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :