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Intervista a Bruccoleri un senzafissadimora di successo.

Creato il 25 febbraio 2013 da Wanesia
In questi anni molti sono le persone che scrivono libri, ebook,piccole guide,ma ognuno con un sapore diverso,Chi per scelta, chi per vivere, chi per ...
Stefano Bruccoleri nasce nel 1967 in Belgio e per varie vicessitudine diventa senza fissa dimora nel 2004.Il suo blog e´ il primo in Italia a raccontarci la vita di un sentafissadimora su internet.Una voce nel silenzio,dove attraverso i commenti Stefano non si sente solo. Nel 2011 ha pubblicato "Via della casa comunale n1" e nel 2012 ritorna con L´allevatore di farfalle
In questa intervista Stefano si lascia intrattenere nel mio salotto sorseggiando un buon the Jasmine e parla parla a ruota libera cosi` come lo conosco io . Stefano dice di essere timido sostanzialmente ,ma di fatto non lo e`,esercita  sempre un certo carisma sulle donne.
Stefano questa e´ un intervista tra la persona  e lo scrittore,insomma... alle donne  piace il gossip .
Intervista a Bruccoleri un senzafissadimora di successo.
W. Essere un senzatetto come ti ha rapportato sopratutto con il sesso femminile?
S. Il rapporto con  le donne è sempre stato problematico prima che finissi per strada, finendo in strada sono leggermenti migliorati quando ho deciso di vivere in strada, ma la questione non sono state le donne ma il modo in cui mi avvicinavo, la mia autostima che di fatto era a zero. Dopo la bicicletta la mia autostima è aumentata ma non abbastanza da favorire un rapporto lungo. Altro è accaduto da quando ho pubblicato i primi due libri, pubblicare mi è servito a sentirmi più bello più coraggioso, meno spaventato dalle donne.
W. Cosa ti ha ispirato a scrivere il tuo secondo libro?
S.  Scrivo per necessità, non per vocazione, ho preso la terza media a vent'anni, in casa non ho libri se non di tecnica applicata, pratici, ho un problema alla vista che non mi consente di leggere piacevolmente. Amo le parole da sempre, ho curato il linguaggio sin da piccolo, avevo un notes su cui fermavo le parole che non conoscevo e me le facevo spiegare dagli adulti. Scrivo perché dopo tutto quello che mi è accaduto sentivo il bisogno di scrivere  “Volevo scrivere quello che vivevo altrimenti sarei impazzito” Scrivo per necessità e non per la letteratura, a un classico della letteratura preferisco un manuale per aggiustare una lavatrice o una televisione.
La letteratura mi appassiona molto poco, preferisco le persone che sono stupefacenti e irritanti allo stesso tempo..
Intervista a Bruccoleri un senzafissadimora di successo.
W. Puoi condividere un po 'del tuo lavoro attuale con noi? 
 S. Scrivo tutti i giorni, ho appena terminato il terzo libro “ Diari Di Un Alcolista Appassionato” scritto in ventotto giorni di ricovero per disintossicazione da alcool.
 L` allevatore di Farfalle   una raccolta di poesie e racconti scritti quasi tutti in bicicletta con cui ho percorso circa ventisette mila chilometri in Italia.
W. C'è un snobismo nei confronti di scrittura ironica in questo paese?
 S. Per quel poco che frequento la letteratura direi che non c`e`  snobismo. I testi ironici qui in Italia circolano  bene, direi che sono apprezzati e letti, questa è la percezione di un pessimo lettore.
W. Cosa ti piace fare quando non stai scrivendo?
S. Scrivere, ammirare le donne che fanno la fila al supermercato o che camminano per strada, guardare le prostitute dalla finestra e catturare nuove parole per i prossimi libri.
Intervista a Bruccoleri un senzafissadimora di successo.
W.Qual è la parte più gratificante di essere un autore indipendente?
S. Sono stato indipendente solo con il primo libro solo per il primo libro Via della casa comunale n 1 che poi ha trovato un editore cosi come il secondo editore che ha pubblicato il mio ultimo libro. Diciamo che quella del autore indipendente è stata una fase breve. Essere pubblicati con una casa editrice con una buona distribuzione nazionale rende la vita piu` semplice, ma nulla toglie che ricomincio a pubblicare in proprio.
I suoi libri li potete trovare in libreria e su Eris editore
Grazie Stefano.

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