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Intervista a... Connie Furnari

Creato il 15 dicembre 2011 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici ed amiche!
è con immenso piacere che vi presento l'ospite di quest'oggi, l'autrice di un libro, Stryx, davvero interessante. Benvenuta, Connie Furnari (e grazie per la tua disponibilità!).

Intervista a... Connie Furnari

L'autrice, Connie Furnari

Connie, perché scrivi?
Scrivo perchè è davvero la prima cosa a cui penso la mattina appena mi sveglio! Ho sempre amato i libri fin da quando, da piccola, ho scoperto che scrivendo si può creare un mondo migliore, contribuire ai sogni della gente.
come definiresti il tuo modo di scrivere?
Molto spontaneo, mi piace scrivere tutto quello che mi passa per la testa, cerco di non auto-censurarmi.
c'è un autore che ha giocato un ruolo fondamentale nella tua formazione? se sì, quale?
Da ragazzina ho molto amato Michael Ende, l'autore de "La Storia Infinita" per il suo modo di miscelare, con estrema delicatezza, la nostra realtà assieme al mondo fantastico che ha creato. Oggi invece apprezzo molto J.K. Rowling, sia per la sua scrittura scorrevole e semplice, sia per il suo atteggiamento umile nonostante l'immensa fama che ha raggiunto.
Intervista a... Connie Furnari
Ed ora parliamo del tuo ultimo romanzo, Stryx, edito Edizioni della Sera. Come nasce? Da dove hai tratto ispirazione?
Il mondo della magia mi ha sempre affascinata, e mi sono chiesta cosa sarebbe accaduto a una strega di 300 anni se fosse costretta a vivere come una normale liceale, con i problemi che hanno tutte le ragazze di 17 anni... Poi mi sono chiesta: e se la caccia alle streghe non fosse ancora finita e i Cacciatori si nascondessero dietro le spoglie di comuni ragazzi?  La storia a quel punto si è sviluppata da sola, i personaggi hanno preso vita senza che me ne rendessi conto, con tutte le loro speranze e le loro paure. Ho cercato di accostare la Wicca moderna agli elementi classici della stregoneria, come il tipico cappello a punta e le scope volanti, tralasciando però l'uso delle bacchette magiche; nessuna strega in Stryx usa la bacchetta ma le mani, evidenziando così la gestualità arcaica delle streghe del Seicento.
Protagonista del tuo romanzo è Sarah una potente strega in fuga dalla sua stessa natura. Ammetto che quello delle streghe è un mondo che mi ha sempre affascinato: sono esseri in contatto con una forza preclusa alla maggioranza dei mortali, in grado di cambiare il naturale corso delle cose e di condizionare elementi che, per loro stessa natura, non possono essere controllati. Cosa ti ha spinto ad incentrare un libro proprio sulla loro figura?
Sarah è il personaggio più positivo di tutto il libro perchè agisce sempre in buona fede e ha una fiducia smisurata nel genere umano, questo però la porterà a soffrire più di ogni altro... Rappresenta la parte buona che c'è in ognuno di noi, così come Susan rappresenta la parte malvagia... Ho incentrato il libro sulla magia perchè è proprio il modo di usare il "potere" che determina che tipo di persone diventeremo, seguendo la via del bene, o del male.
Stryx è un romanzo prettamente femminista, pieno di metafore sull'emancipazione della donna che i lettori sicuramente si diletteranno a scovare... Piacerà agli amanti degli urban fantasy ma anche a quelli che amano le scene d'azione e le lotte di kick boxing. Il linguaggio è quello usato dai ragazzi d'oggi: diretto, essenziale e semplice.
Puoi dirmi una frase, un'idea, un pensiero o un'emozione che racchiuda il messaggio di Stryx?
Spero che chi legga Stryx ami i miei personaggi così come li amo io!

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