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Cara Desy, benvenuta in A dream of reading; anzi ben tornata dal momento che sei stata già mia ospite con il tuo racconto inedito "Ladri di polvere"Grazie per avermi invitata e un caro saluto a tutti! Essere qui mi rende sinceramente felice, oramai sono affezionata a questo accogliente angolo di lettura e condivisione.
Procediamo con l’intervista, ti va? Di solito, la prima cosa che chiedo agli autori è quella di presentarsi perciò la prima domanda è: "Chi è Desy Giuffrè"?
Una giovane donna che ama credere fermamente nei propri sogni, pur cercando di mantenere un forte contatto con la realtà. Amante della vita in ogni sua sfumatura e romantica tessitrice d’idee.
Come nasce la voglia di esprimere la tua fantasia attraverso la scrittura?
Credo che ciò accada quando la fantasia diviene talmente ampia da doverle, ad ogni costo, dare lo spazio necessario per affluire verso la realtà che ci circonda. Per quanto mi riguarda, amo unire entrambe in quel che scrivo, ritenendo l’una indispensabile per l’altra. Ed è così che, spesso, le mie storie nascono tramite episodi davvero accaduti, o anche personalmente vissuti.
E ora passiamo al tuo romanzo d’esordio che sarà possibile leggere dal 30 marzo: Io sono Heathcliff, edito dalla Fazi. Com’è nata l’idea di scriverlo?
La sfida di un sequel tratto da un classico intramontabile della letteratura è elettrizzante. Ma il motivo principale è stato il "legame" che, dopo la lettura di Cime Tempestose, ho sentito con l’autrice di questa pietra miliare della letteratura: Emily Brontë. Il suo stile cupo e leggiadro al contempo è riuscito a sfiorare la mia anima, e ho imparato ad amare i personaggi a cui ha dato vita – nonostante le loro caratteristiche difficili da capire – a tal punto da voler ancora scrivere di loro. Così, armata di coraggio e buona volontà, ho deciso di voler finalmente iniziare l’idea avuta già qualche anno addietro, cimentandomi in un’impresa carica di responsabilità, lo riconosco. Ma decisamente emozionante.
Io sono Heathcliff s’ispira, in un certo senso, al romanzo di Emily Brontë: Cime Tempestose. Perché hai scelto proprio tale romanzo per la stesura del tuo?Per trovare una risposta approfondita a questa domanda, consiglio di accedere a questo link: http://desygiuffre.com/pagine/io-sono-heathcliff.html dove troverete il mio articolo intitolato "perché…Cime Tempestose". Ma per rispondere qui in breve, posso dire di aver sempre pensato che dei protagonisti di Cime Tempestose si respira l’immortalità. E quale tipo di amore è più adatto per far sì che si continui a parlarne, se non quello che è capace di sfidare persino la morte?
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono Io sono Heathcliff, rispetto al romanzo della Brontë?Sicuramente l’ambientazione moderna che ho cercato di descrivere nel miglior modo possibile in quelle scene che hanno Roma da sfondo. Il netto contrasto tra la capitale d’Italia e l’affascinante tenebrosità delle brughiere inglesi. Ma esistono delle importanti differenze anche tra i personaggi che animano la trama: il loro carattere simile, a tratti identico, si rafforza o si attenua ora in una coppia, ora nell’altra. I quattro (Cathy, Heathcliff, Elena e Damian) alternano a vicenda le ombre e le luci della loro personalità: sta a noi cogliere il meglio e il peggio dei loro caratteri ribelli e appassionati.
Grazie al sito ufficiale del romanzo, ho avuto modo di notare la grande quantità di personaggi che "popolano", per così dire, il tuo romanzo. A quale sei maggiormente legata e perché?Amo tutti, ma proprio tutti i personaggi che ruotano attorno ad Io sono Heathcliff, non escludendo anche coloro a cui ho riservato poco spazio all’interno del romanzo, perché ognuno ha il proprio ruolo, il suo perché. Devo però ammettere di avere instaurato un legame particolare con Elena, la protagonista femminile: in lei ho ritrovato molto di me stessa, sebbene me ne sia resa conto soltanto al termine della stesura dell’intero romanzo.
L’elemento che, senza dubbio, caratterizza Io sono Heathcliff è: l’amore. Qual è la tua opinione in merito a tale sentimento?È il sentimento che muove l’energia nell’universo. La forza primordiale che rigenera dopo qualsiasi distruzione. È vita e, da tale, è invincibile.
Qual è il momento della giornata in cui sei solita dedicarti alla scrittura? Cosa non dovrebbe mai mancarti affinché tu possa essere ispirata?Scrivo solitamente nelle ore notturne, quando il silenzio della notte avvolge come in una magica cupola ogni mio pensiero. Ma non disdegno le altre fasce della giornata, dipende molto dall’intensità dell’ispirazione del momento. Buona musica, un caffè caldo o un tè aromatizzato e la finestra dello studio aperta, affinché possa essere sfiorata a tratti dal fresco profumo di terra, erba e fiori del mio giardino.
Parlaci un po’ dei tuoi progetti. Ti stai già occupando della stesura di futuri romanzi?Sì, sto procedendo con la stesura di una trilogia dai toni fantasy. Per adesso non voglio rivelare oltre, se non che sia già particolarmente legata a questa nuova storia e ai personaggi che iniziano a darle vita.
Cara Desy, sono stata molto contenta di averti come mia ospite e ti ringrazio. Spero che in futuro ci saranno altre occasioni per averti in questo salotto letterario qual è, appunto, A dream of reading. Ti auguro tutto il meglio per la tua carriera e in bocca a lupo per l’uscita del tuo romanzo che, personalmente, non vedo l’ora di leggere! A presto, cara.Grazie per le tue dolcissime parole! Ripeto, essere stata ospite del tuo salotto letterario è davvero stato un piacere. Un caro saluto a tutti i tuoi lettori e…alla prossima!
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