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Intervista a Francesca Angelinelli

Creato il 08 giugno 2010 da Paolo Franchini

Intervista a Francesca AngelinelliNome: Francesca
Cognome: Angelinelli
Anno di nascita: 1982
Ultimo lavoro: Kizu no Kuma
www.charizaworld.splinder.com

Puoi proseguire, se ti va. Hai carta bianca.
Sono un’appassionata di storie e di libri. Mi piacciono le cose insolite. Fondamentalmente sono una persona curiosa.

Ti va di raccontarci in breve il tuo ultimo libro?
Il mio ultimo libro si intitola Kizu no Kuma, è un fantasy orientale che racconta la storia di Gaiko, un giovane guerriero che a causa di una vendetta perde tutto ed è costretto ad abbandonare la sua promettente vita per intraprendere un viaggio soprattutto alla ricerca di se stesso e della redenzione.

Quando hai iniziato a scrivere, sapevi già che – prima o poi – ti saresti imbattuta nella stesura di un romanzo?
Sì, anche se ho iniziato scrivendo soprattutto racconti, a un certo punto ho sentito l’esigenza di cimentarmi con qualcosa di più complesso. Così è nato il mio primo romanzo, Valaeria, che è una storia che si muove su tra binari paralleli raccontando le storie di tre fratelli che si andranno a ricongiungere.

Hai mai ballato sotto la pioggia?
No.

Sei davvero troppo loquace, ma non importa… Esiste un libro che avresti voluto scrivere tu?
Sì, Guerra e Pace. Adoro Guerra e Pace, Tolstoj è un modello altissimo, forse inarrivabile, ma per me molto importante.

La tua canzone preferita è…?
Oddio! Ce ne sono tante, vado molto a periodi… Forse una canzone che negli anni mi è rimasta nel cuore è Due di Raf.

Che rapporto hai con la televisione?
La seguo, soprattutto per vedere serie TV o serie animate. Ma potrei farne tranquillamente a meno.

Intervista a Francesca Angelinelli
E con il cinema?
Mi piace di più della televisione. Amo molto i film e mi piace tenermi aggiornata sulle novità specie nell’ambito del cinema fantastico o di genere. In realtà spesso vado anche alla ricerca di cose più particolari, come alcune pellicole asiatiche che qui in Italia non arrivano. Mi piacciono molto i film di arti marziali cinesi… stile La Tigre e il Dragone, per intenderci.

Hai mai parlato al telefono per più di due ore?
Sì, credo di sì.

Ti piacciono i proverbi? Ne usi uno più spesso?
Direi di no. Può capitare di usarli, ma non ho mai fatto caso all’uso di qualcuno in particolare.

Hai tre righe per dire quello che vuoi a chi vuoi tu. Ti va di usarle?
Sì. Caro Babbo Natale, il prossimo anno vorrei un pc funzionante. Chiaro, preciso e conciso.

Se potessi cambiare una cosa (ma una soltanto) del tuo ultimo libro, che cosa sceglieresti? Il titolo? L’immagine di copertina? Il nome di un personaggio? Il finale? Altro?
No, nulla. Mi piace così com’è. È stato un lavoro ben organizzato, nel quale sono stata coinvolta dall’editore, per cui va bene così. Le mie opinioni le ho espresse in corso di lavorazione e sono state ascoltate.

Quando scrivi una storia, hai un lettore di riferimento oppure scrivi solo per te stessa?
Penso sempre al target cui mi rivolgo. Se scrivessi per bambini ad esempio dovrei stare molto più attenta al linguaggio o alla semplicità della storia e dello stile. Per cui in genere prima di iniziare a scrivere una storia penso al tipo di persone che potrebbero leggerla. Del resto sarebbe impossibile scrivere un romanzo senza farsi un’idea del pubblico di riferimento. Però no, non penso un lettore in particolare né scrivo per me stessa, se così fosse terrei un diario e non scriverei romanzi.

Tra due ore si parte per un viaggio su Marte: scegli tre oggetti da portare con te e un aggettivo per descrivere l’umanità ai marziani.
Sicuramente un libro, un cd e caramelle alla menta. Mah… non so se userei aggettivi lusinghieri per descrivere l’umanità ai marziani, in questi ultimi anni non stiamo dando una bella immagine di noi.

Intervista a Francesca Angelinelli
La cosa che più di annoia, quella che più ti diverte e quella che più non sopporti.
La cosa che più mi annoia è la monotonia, il tran tran quotidiano.
Quella che più mi diverte è la lettura/scrittura.
Ciò che davvero non sopporto è la stupidità, intesa come chiusura mentale, quell’atteggiamento per cui si giudicano le differenze degli altri senza invece cercare di comprenderle.

Stai già lavorando al tuo prossimo libro? Se sì, ci regali un’anticipazione?
Sì, per il 2011, insieme all’editore Casini, stiamo preparando due uscite. Una sarà il secondo volume della Serie delle Cucitrici, inaugurata da Kizu no Kuma, mentre l’altra sarà una sorpresa natalizia per coloro che mi seguono fin dagli esordi…

Prima di salutarci, l’ultima domanda è tua. Chiediti quello che vuoi, ma ricorda anche di risponderti.
Cosa speri per il futuro del genere fantasy in Italia?
Spero che trovi sempre più spazio e attenzione, specialmente per quanto riguarda le numerose e interessanti giovani penne che meritano più visibilità e interessamento da parte del mondo editoriale.



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