Intervista a Franco Brambilla, a cura di "Il Mondo dello "Scrittore"
Franco Brambilla è uno dei maggiori illustratori italiani. Diplomato all'Istituto Europeo di Design, è cofondatore di airstudio, punto di riferimento delle maggiori case editrici italiane per la progettazione grafica e l'illustrazione. Da alcuni anni è diventato il copertinista ufficiale delle collane Mondadori di fantascienza Urania e Urania Collezione. Nel corso della sua prestigiosa carriera ha conseguito molteplici riconoscimenti e premi per le sue opere grafiche, diventando un'icona nel settore.
- Come ti fa sentire essere riuscito a riunire la tua passione per la fantascienza con il tuo lavoro?
Mi fa sentire felice e molto orgoglioso. Sento naturalmente anche la responsabilità, nel mio piccolo, di contribuire con le immagini ad allargare l'interesse per il fantastico. Cerco sempre di dare il massimo quando affronto una nuova copertina.
- Come nascono le tue copertine dei libri di Urania? Hai un progetto base da seguire?
Giuseppe Lippi curatore della collana Urania mi invia un brief, un riassunto del romanzo da illustrare e qualche idea per la copertina. Solitamente presento un paio di proposte tra cui scegliere. E' Franco Forte l'editor che con i grafici della redazione scelgono quale proposta usare.
- Hai ottenuto un gran successo con il tuo "Invading the Vintage..." su Flickr. Intrattieni rapporti con le persone che ti seguono? La tua vita sui social quanto è importante a livello professionale?
- Hai ricevuto svariati premi. Quanto è difficile per un illustratore/grafico ricevere un riconoscimento?
Non so, il vero riconoscimento è lavorare, possibilmente in modo continuativo, vedere le proprie immagini pubblicate e ricevere un compenso adeguato per il loro utilizzo. I premi sono un riconoscimento molto importante che viene dopo tutto ciò e servono all'artista per capire che sta facendo bene il suo lavoro.
- L'atto creativo. Quanto è difficile tirare fuori dalla propria fantasia l'armonia di forme che potrebbe avere un oggetto che non esiste ancora? Astronavi e alieni come spuntano nella tua fantasia?
Essendo cresciuto a pane e fantascienza mi viene piuttosto naturale immaginare situazioni fantascientifiche ma bisogna miscelarle bene con le informazioni che arrivano dall'editore. Il trucco è questo.
- Parliamo di chi usufruisce della tua opera professionale. Come sono i tuoi rapporti con l'autore durante la creazione della copertina?
A parte qualche raro caso, lo scrittore non viene coinvolto direttamente nella creazione della copertina e penso sia giusto così, a ognuno il suo mestiere e le sue responsabilità. Ovviamente esistono le eccezioni. Ma personalmente preferisco interagire con un art director, un editor e con i grafici che sanno cosa serve a una immagine per "funzionare".
- Sempre parlando del tuo ambito professionale, molti sono i giovani talenti (o presunti tali) che cercano di trovare nuovi sbocchi, anche in campo editoriale, cosa ti sentiresti di consigliare loro?
Sperimentate, cercate nuove strade, create immagini nuove tutti i giorni, cercate di lavorare con l'estero. Trovate modi per far vedere i vostri lavori ai professionisti del settore... ma non lavorate mai gratis. Al supermercato non si può ancora pagare la spesa con la visibilità.
- È ormai noto che le copertine sono "i biglietti da visita dei libri", come pensi che sia cambiata la grafica in questi ultimi anni e cosa attira di più un possibile lettore?
- Cosa ne pensi del panorama editoriale italiano?
Un po' in implosione forse... fatica ad attirare nuovi lettori ma eventi come "Stranimondi" e il successo che ha avuto fanno ben sperare.
- Cosa ne pensi della notizia della fusione fra Mondadori e RCS?
Non saprei, vediamo cosa succederà ora. Spero porti più occasioni di lavoro per me e colleghi.
- Cosa fa Franco Brambilla quando non scrive?
Faccio il babbo. Ho due bimbi di 6 e 8 anni che mi mantengono giovane.
A breve partecipare con una mostra personale dedicata a Mondo9 al Trieste Fanta Film Festival e in primavera un comune dell'Hinterland milanese dedicherà una mostra alle cartoline invase di "Invading The Vintage". Per l'inaugurazione dovrò preparare 8/9 cartoline del paese simpaticamente invase da alieni, robot e astronavi, lavoro non da poco.