Magazine Attualità

Intervista a Giampiero Leo

Creato il 11 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

“Se lo sapessi, più che un consigliere regionale sarei un mago”. Così risponde Giampiero Leo, consigliere regionale del Pdl, quando gli si chiede cosa ne sarà di questo Popolo delle Libertà. “Quello che so è che una spaccatura interna al partito sarebbe disastrosa. Auspico che non succeda, anche perché una crisi di governo manderebbe l’Italia all’aria. E se questo avvenisse, io non vorrei certo essere tra quelli che ne hanno la responsabilità”.

Eppure, un’inversione di rotta interna al partito è indispensabile. “Il Pdl dev’essere un partito popolare, e non populista. Dev’essere europeista, non disgregatore. Ma soprattutto, dev’essere realmente democratico. Oggi non lo è”.

Parole dure, quelle di Leo, ma da leggere più come un auspicio che come una condanna. Perché a cambiare il partito, lui, ci sta provando: “L’obiettivo per cui sto lavorando, assieme ai miei colleghi, è quello di un Pdl che diventi polo democratico, riformista e moderato italiano. Una vera e propria componente del Partito Popolare Europeo”.

La chiave di volta? Un ritorno del cristiano, del buon cittadino, all’interno della vita politica. E il superamento della concezione statica di politica, ferma sulle sue posizioni. Il “Manifesto di Torino” è nato proprio con questo obiettivo: l’approfondimento della dottrina sociale cristiana, lo studio di problemi e soluzioni. Andando oltre bandiere e colore politico. “Per raggiungere un bipolarismo sul modello di quello europeo”, spiega Leo, “vincendo gli estremismi e riportando la democrazia, quella vera”.

“Come io intendo la politica? – continua il consigliere – È facile: l’esempio lampante è il Comitato Emergenza Cultura. In un momento di crisi, in cui si taglia il tagliabile, io e i miei colleghi ci siamo opposti alle posizioni negativissime e demagogiche contro la cultura. Abbiamo raccolto tutte le forze possibili, trasversali ai partiti, per portare avanti questa battaglia”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :