Le Storie di Bonelli Editore
- Le Storie: anticipazioni e anteprime
- Intervista a Gianmaria Contro, l’uomo dietro Le Storie
Nato a Milano, nel 1968, esordisce professionalmente come redattore del mensile di informazione editoriale La Rivisteria, nei primi anni Novanta. Nel 1998 realizza per Feltrinelli Il saggio Il mercato del terrore – mostri e maestri dell’horror. Di lì a poco, avvia la collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, nella cui struttura sarà stabilmente accolto a partire dal 2002. In questo periodo collabora anche, sporadicamente, al magazine CondeNast GQ e, continuativamente, alla realizzazione delle riviste HorrorMania e ThrillerMania delle Edizioni Master. Nel frattempo confeziona saggi introduttivi e postfazioni per varie case editrici (Mondadori, Gargoyle Books, Addictions, Coniglio Editore…) e occasionali contributi per alcuni periodici. In Bonelli – per cui scrive, fin dall’inizio, sugli albi della collana Almanacchi e, in seguito, su diverse altre testate – si occupa dapprima di assistere Alfredo Castelli nella gestione di Martin Mystère, per poi passare alla cura delle miniserie Caravan e Cassidy. Oggi è curatore de Le Storie.
C’è secondo te un filo conduttore tra Le Storie e l’altra storica collana antologica legata al mondo Bonelli, cioè Un Uomo, Un Avventura? Quasi i sono i tratti comuni e quali le differenze per te? Dal piano dell’opera che Lo Spazio Bianco ha anticipato non sembrano previsti autori stranieri per il momento. Ma in futuro? In caso positivo verso che numero? Ci puoi fare almeno un nome? La “passione” per la morte che caratterizza il protagonista del primo volume è un tema forte rispetto agli standard Bonelli (anche se tra le pagine e pagine pubblicate si è parlato praticamente di tutto!). Gli autori che lavorano su questa serie hanno maggiore libertà di movimento in m Nel caso de Le Storie, la libertà nasce semmai dall’indipendenza che ogni singolo albo può rivendicare nei confronti di tutti gli altri. Proprio come un film o un romanzo, esso può creare, sviluppare e portare a soluzione il proprio intreccio e i propri “attori” autonomamente, senza imbrigliarli nella rete di vincoli imposti dal carattere e dalla storia del Personaggio. Il Personaggio-testata è stato fino ad oggi l’elemento cardine, la “pietra angolare” della serialità bonelliana, ma forse i tempi sono maturi per esplorare anche altre dimensioni e scoprire nuove potenzialità. Per esempio, l’estemporaneità imprevedibile di un racconto nel quale “nulla è garantito”, neppure la sopravvivenza del protagonista – e, dunque, tutto (veramente tutto) può accadere – mi sembra un “valore aggiunto” non trascurabile. Ci puoi dire precisamente quale è la definizione cartotecnica del materiale della copertina? Sempre sulle cover di Di Gennaro, come credi che il pubblico dell’edicola possa accogliere l’opera di un autore così raffinato, il cui tratto stupisce soprattutto i palati più fini? La Rete ha raccolto molte perplessità sulla grafica di copertina. Ritieni che forse si sarebbe potuta fare una scelta più accattivante o magari, quella che è stata fatta aveva la finalità di premiare l’opera del copertinista, Esiste una vaga idea di riproporre il tutto in libreria? A che pubblico e a che mercato mirate? Quello classico Bonelliano (o trasversale alle varie serie Bonelli) oppure ritenete che la struttura della nuova collana possa andare a pescare in un bacino di utenza nuovo? Mi sembra di capire che tutti i racconti delle serie saranno ambientati in periodi storici diversi. Quanto si discosta dalla “avventura” normalmente raccontata in Bonelli, quella presente in questa serie? Il prossimo appuntamento Le Storie è il 13 novembre con numero 2 della collana di cui potete leggere un’anteprima www.lospaziobianco.it/58347-storie-anticipazioni-anteprime Etichette associate: Puoi leggere anche: Condividi:
Dopo il padiglione del Nepal, l’unico abbandonato per necessità, rimasto a simbolo di un momento interrotto; accanto al padiglione della Corea, coinvolgente...
Leggere il seguito
AfterSerie Afterdi Anna Todd Titolo: After Autore: Anna Todd Edito da: Sperling Kupfer Prezzo: 14.90 € Genere: Romanzo, new adult Pagine: 448 Trama: Acqua e...
Leggere il seguito
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle...
Leggere il seguito
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali...
Leggere il seguito
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding...
Leggere il seguito
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle...
Leggere il seguito
Il filo conduttore c’è ed è apertamente dichiarato, ma, insieme a questo, c’è l’altrettanto dichiarata intenzione di “rimescolare le carte” per produrre una novità. In un certo senso è qualcosa che “va da sé”: stili, contenuti, linguaggi e personaggi della narrazione, fumettistica e non, sono cambiati
Quello de Le Storie è un progetto aperto, da molti punti di vista. Attualmente, è vero, non abbiamo autori stranieri “in calendario”, ma niente impedisce di pensare che, prima o poi, qualche “guest star” possa intervenire nella collana…
In realtà – come sottolinei tu stesso – le narrazioni bonelliane hanno toccato e toccano continuamente le tematiche più varie, venendo inevitabilmente a contatto anche con argomenti cosiddetti “forti”… Fermo restando che ognuno ha la propria personale definizione di cosa sia “forte” e cosa no, la Casa editrice ha sempre cercato di accostarsi a questi “territori” con “garbo e misura”, di emozionare e coinvolgere i propri lettori senza per questo premere sull’acceleratore della “provocazione” o dell’“estremo” a tutti i costi… Non credo che esistano validi motivi per venire meno a questo assunto stilistico; è una scelta editoriale, ed è rispettabile come lo è ogni altra scelta.
Per quanto riguarda il cartoncino… Be’, fatemi custodire qualche piccolo “segreto del mestiere”! Mentre, sulla seconda questione… No, onestamente, non vedo come questo elemento possa “penalizzare” la resa grafica delle copertine. L’effetto “retino” mi appare semmai un “effetto tela”, ideale per esaltare proprio la specifica “pastosità” pittorica di Di Gennaro, evocando in forma viva e tangibile la ruvidità originale della carta.
Per fare una facile battuta: credo che la accoglierà come si accoglie una cosa bella!
Aldo Di Gennaro è un professionista di prima grandezza, unisce una non comune capacità di sintesi espressiva con una padronanza assoluta degli strumenti… Il suo stile è indubbiamente “classico”, ma anche capace di soluzioni “narrative” sorprendenti. Certo, non esiste nulla che piaccia a tutti, ma non riesco a pensare a un copertinista più adatto di lui…
Be’, ti dirò che – essendo io il firmatario del progetto grafico – dovrei forse rifugiarmi in un diplomatico “no comment”. Ma, scherzi a parte: è noto come questi dettagli siano capaci di suscitare le opinioni più disparate, tutte ugualmente legittime… Va bene così, fa parte del “gioco”. Detto ciò, la grafica di copertina di una collana come questa deve rispondere a pochissimi, essenziali requisiti: deve – giustappunto – essere semplice, equilibrata, non invadente. E, nel contempo, deve “marchiare” l’oggetto, renderlo riconoscibile. Una buona grafica, per certi aspetti, è come un buon narratore: si mette “al servizio dell’eroe” senza sgomitare per diventare protagonista al suo posto; in questo caso, l’“eroe” – inutile dirlo – è il lavoro di Di Gennaro.
Sinceramente, credo che sia prematuro pensarci… vedremo come la collana “si muoverà” nel medio-lungo periodo. Poi spetterà all’Editore decidere cosa fare.
È una domanda più difficile di quanto sembri… e la risposta è meno “retorica” di quanto sembri. In primo luogo, il progetto Le Storie riflette soprattutto la volontà di liberare un potenziale creativo che,
In conclusione, ampliare il proprio bacino di lettori è – naturalmente – l’obiettivo a cui ogni impresa editoriale deve tendere, ma altrettanto importante è decidere “come” farlo: con iniziative “spot” o cercando di ristrutturare-rinnovare il “patto di fiducia” che lega il pubblico ai nostri “prodotti”? L’unico modo per ottenere questo, è dimostrarsi propositivi e attenti a cosa si muove “là fuori”.
Senza scendere nel dettaglio, posso dire che, da questo punto di vista, non esistono vincoli di sorta. Avremo storie collocate nel “qui e oggi”, oppure nella Grecia classica, così come nel più remoto futuro… potremmo imbatterci in ucronie, distopie, episodi di fanta-archeologia “alla Martin Mystère”, racconti gotici ottocenteschi o fantasy medievali, dall’Italia a Plutone… chi può dirlo?
Non credo che se ne “discosti”; penso, viceversa, che la “completi”, se così si può dire. I canoni originari dell’“epica” bonelliana sono, per certi versi, quelli messi a punto dal romanzo avventuroso otto-novecentesco – Salgari, Dumas e Stevenson, ma anche Hugo, Conrad, Kipling, Wells o Verne… eccetera – il tutto incrociato con il patrimonio della cinematografia degli anni Quaranta-Sessanta… Ma abbiamo visto come questi “canoni” siano stati modificati, ampliati e ripensati radicalmente dallo stesso Bonelli nel corso della sua lunga carriera di autore-editore: Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Nathan Never, Julia o Dampyr hanno di volta in volta recepito e fatto proprie queste trasformazioni… Oggi si tratta di raccogliere i frutti di questo lungo percorso e fare i conti con una visione dell’Avventura sempre meno “preconfezionata”, sempre meno esauribile dentro una definizione “semplice e univoca”. Le Storie, dunque, conterrà tanto episodi ispirati al classico mix di “azione, scoperta & colpi di scena”, quanto intrecci costruiti sul filo di una suggestione psicologica… Da questo punto di vista, “Avventura” diventa quasi un sinonimo di “Narrazione coinvolgente”. È un arte che ha un solo comandamento: spingere chi legge a vedere “cosa c’è nella pagina successiva” e portarlo – alla fine – a provare un senso di soddisfazione…
Possono interessarti anche questi articoli :
Sua Maestà Italia
CULTURA,
FOTOGRAFIA
After di Anna Todd
CULTURA,
LIBRI
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
CULTURA,
VIAGGI
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
CULTURA,
LIBRI
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
CINEMA,
CULTURA
Luci e ombre di Calabria
CULTURA,
LIBRI